Il reportage

Amici di Hamas e in affari con Israele

Il sostegno da parte della Turchia alla causa palestinese è unanime; questo aspetto però non compromette gli scambi commerciali tra i due paesi

  • 14 gennaio, 06:57
  • 14 gennaio, 08:12
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La Turchia e il suo sostegno alla causa palestinese

RSI Info 14.01.2024, 08:12

  • Italo Rondinella
Di: Italo Rondinella 

La nuova guerra in Palestina ha riaperto anche in Turchia un acceso dibattito interno, sia tra i politici che nella società civile, riguardo alle ragioni e alle possibili soluzioni del conflitto israelo-palestinese. Il sostegno alla causa palestinese è unanime nella società turca; ma anche il riconoscimento di Hamas come interlocutore naturale e legittimo, specialmente nel mondo conservatore, non è in discussione.

A risultare in crisi invece sono le importanti relazioni economiche tra la Turchia e Israele. Se sul piano politico infatti la tensione tra i due Paesi è sempre stata latente, sul piano commerciale -specialmente negli ultimi decenni - si era registrato un notevole incremento dei rapporti.

Nel 2022 il volume d’affari delle importazioni turche nel Paese ebraico ha superato la soglia dei 6 miliardi di dollari e la Turchia figurava tra i primi dieci partner commerciali di Israele. La guerra in corso in Palestina sembra compromettere questa tendenza e, su entrambi i fronti, si registrano campagne di boicottaggio commerciale. Se i grandi capitali abbiano davvero smesso di muoversi tra i due Paesi non è cosa certa.

Lo è senz’altro il fatto che la politica turca, anche in questa circostanza, gioca la propria partita su tavoli diversi, restando in equilibrio tra interessi contrapposti. Gli europei la chiamano ambiguità, in Turchia - a giudicare dal consenso sociale nei confronti di questa leadership - è una cosa che piace.

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