La somministrazione di una dose di richiamo di un vaccino Covid-19 diverso da quello ricevuto nelle prime iniezioni in alcuni casi suscita una risposta immunitaria più forte. Lo hanno detto martedì le autorità sanitarie europee.
I migliori risultati sono stati ottenuti utilizzando prima un vaccino a vettore virale come quello di AstraZeneca o Johnson & Johnson, seguito da un'iniezione di un vaccino a RNA messaggero (mRNA) come Pfizer e Moderna.
La combinazione "può essere usata sia per le iniezioni iniziali che per quelle di richiamo", secondo una dichiarazione congiunta dell'Agenzia europea dei medicinali (EMA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Per le due autorità il mix rende anche i paesi più flessibili quando affrontano un picco di casi, specialmente quando finiscono le scorte di un particolare vaccino.
Molti paesi europei hanno già iniziato a somministrare dosi di richiamo, sei mesi dopo le iniezioni iniziali di vaccini Covid, a causa dell'immunità calante. In Svizzera viene consigliato di utilizzare lo stesso vaccino utilizzato nelle somministrazioni precedenti, ma va sottolineato come nel nostro Paese non siano praticamente stati utilizzati vaccini a vettore virale, con l’eccezione di quello di Johnson&Johnson, ma con numeri molto contenuti.
Il ruolo delle cellule T
"I risultati degli studi di vaccinazione eterologa suggeriscono che la combinazione di vaccini con vettore virale e mRNA produce buoni livelli di anticorpi (...) e una risposta delle cellule T più elevata rispetto all'uso dello stesso vaccino", spiegano le autorità sanitarie europee.
Gli anticorpi sono infatti solo una parte della risposta immunitaria, che coinvolge anche cellule chiamate cellule T. Anche se più difficile da misurare, questa "immunità cellulare" gioca comunque un ruolo molto importante, soprattutto contro le forme gravi della malattia.
Alcuni studi suggeriscono che gli effetti collaterali come dolore, febbre, mal di testa e stanchezza sono più forti dopo una combinazione di diversi vaccini, ma i risultati "non sono uniformi", hanno aggiunto l'EMA e l'ECDC.
L'EMA ha finora approvato quattro vaccini per adulti nell'UE: vaccini a RNA messaggero di Pfizer-BioNTech e Moderna, e vaccini vettoriali virali di AstraZeneca e Johnson & Johnson.
Vaccini tra costi e profitti
Telegiornale 03.01.2021, 21:00
L’ok dell’UE al vaccino per i bambini fra i 5-11 anni
SEIDISERA 01.12.2021, 19:28
Contenuto audio