“Il giorno del disarmo è domani”. Così l’organizzazione separatista basca ETA ha confermato nella sera fra giovedì e venerdì l’abbandono completo di armi e munizioni per domani, sabato; disarmo che avviene dopo una quarantina d’anni di violenze, costate la vita a più di 800 persone. L’annuncio è stato dato in una missiva pubblicata dall’emittente pubblica britannica BBC.
L’organizzazione lancia un appello a manifestare a Bayonne, nel sudovest della Francia, per evitare che “i nemici della pace” contrastino la dimostrazione. Sabato, per il tramite di “artigiani della pace” provenienti dalla società civile, l’ETA consegnerà alla giustizia nel capoluogo dei Pirenei Atlantici la lista dei nascondigli. Secondo fonti vicine ai nazionalisti baschi, negoziati sulle modalità dell’operazione sono in atto con le autorità francesi.
Nata nel 1959 durante la lotta contro il franchismo, l’organizzazione ha rinunciato nell’ottobre del 2011 alla lotta armata, dopo più di un quarantennio di violenze perpetrate in nome dell’indipendenza del Paese Basco e della Navarra; rifiutava, tuttavia, l’abbandono delle armi e la dissoluzione, entrambe pretese da Madrid e Parigi, chiedendo invece un negoziato.
AFP/aost
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