Mariupol, dove alle 10 di oggi, sabato, doveva cominciare l'evacuazione dei civili dalla città accerchiata dalle truppe russe, è un centro strategicamente vitale per il prosieguo del conflitto.
Sotto assedio e sotto le bombe
Le truppe di Mosca la stanno sottoponendo a un vero e proprio assedio, bombardandola da giorni, con conseguenze sull'approvvigionamento di acqua, elettricità ed energia per il riscaldamento.
Non si tratta innanzitutto di un piccolo centro, ma della principale località ancora in mano a Kiev nel bacino del Donbass: stando alle stime dell'ONU risalenti dal 2018 ha 441'000 abitanti e per la vicepremier ucraina Irina Vereschchuk sono 200'000 le persone da mettere in salvo. Volnovakha, pure da evacuare, ha invece 20'000 abitanti e si trova più a nord.
L'importanza di Mariupol è in particolare geografica: distante 55 chilometri dal confine con la Russia e 85 da Donetsk, se conquistata permetterebbe all'esercito russo di garantire la continuità territoriale dalla Crimea annessa nel 2014 fino ai feudi separatisti. Le forze provenienti da est e quelle che hanno lanciato l'offensiva dal sud si sono incontrate già martedì, secondo Mosca. La città però non è ancora caduta. Era già stata per breve tempo in mano separatista nel 2014, prima di essere ripresa dall'esercito ucraino. Completato il ricongiungimento, i battaglioni russi potrebbero poi puntare verso nord, su Kharkiv e Kiev.
RG 12.30 del 05.03.2022 Il servizio di Laura Dick
RSI Info 05.03.2022, 13:34
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C'è poi l'importanza economica: come la vicina Berdiansk, già passata di mano nei giorni scorsi, si tratta di un porto sul Mare di Azov, collegato da uno stretto al Mar Nero e su cui si affacciano tanto la Russia quanto l'Ucraina. Con l'occupazione di Mariupol, di fatto la totalità delle coste sarebbe sotto controllo russo. Da Mariupol passano le esportazioni dell'acciaio e dei cereali prodotti nell'est dell'Ucraina e la città stessa ospita due grandi impianti metallurgici che danno lavoro a decine di migliaia di persone.
L'evacuazione
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha mediato e contribuirà a gestire le colonne di evacuazione da Mariupol. Il corridoio umanitario conduce verso ovest, in direzione di Zaporizhzhia. Essendo l'infrastruttura ferroviaria già distrutta, il trasferimento dei civili avverrà in bus, da tre punti della città. È permesso anche l'uso di mezzi propri, a condizione che seguano il percorso concordato lungo il quale le autorità ucraine. Deviare dal percorso stabilito è vietato. "Cari residenti di Mariupol, da oggi comincia in città l'evacuazione dei civili. Questa non è una decisione facile, ma come ho sempre detto, Mariupol non è un insieme di strade e di case. Mariupol è i suoi abitanti. Siamo voi ed io", ha detto il sindaco Vadim Boichenko, ricordando che il compito principale è quello di "proteggere la popolazione". Non tutti potranno/vorranno fuggire nel corso della giornata di sabato, sono da prevedere ulteriori finestre protette anche nei prossimi giorni, anche se non ancora concordate.