L'ondata di freddo che si è abbattuta sull'Europa dalla fine della settimana scorsa ha causato la morte di almeno 38 persone, per la maggior parte in Polonia, dove si contano già 20 vittime e le temperature, in alcune regioni, hanno raggiunto i 20 gradi sotto lo zero.
In Italia il freddo ha ucciso otto persone mentre le scuole di diverse regioni sono rimaste chiuse a causa della neve o del ghiaccio, in particolare sulle montagne dell'Abruzzo e in Calabria. Il vento forte, il ghiaccio e il freddo rendono ancora più difficile la vita degli sfollati nelle tensostrutture delle zone colpite dal terremoto di agosto.
Nella Repubblica Ceca si contano almeno 6 decessi, 4 dei quali a Praga, dove il termometro ha segnato -15.
Le temperature polari, originate da un fronte arrivato dalla Scandinavia, sono anche all'origine di diversi incidenti stradali, come quello avvenuto in Francia domenica, dove sono morte 4 persone e altre 20 sono rimaste ferite.
Nei Balcani le temperature sono scese fino a -28 gradi. Un senzatetto è morto in Macedonia, in un quartiere della capitale Skopje.
In Grecia la situazione è particolarmente difficile per i rifugiati ospitati nei campi di prima accoglienza sulle isole.
AFP/M.Ang.