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Europa in aiuto alla Grecia

Crisi siriana e pressione migratoria al confine turco-ellenico: l'agenzia Frontex dispone un intervento rapido nell'area

  • 2 marzo 2020, 19:15
  • Ieri, 19:47
00:44

Dal Notiziario delle 17.00 del 02.03.20

RSI Info 02.03.2020, 19:14

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Frontex ha disposto oggi, lunedì, un'operazione rapida di sostegno alla Grecia. È infatti sempre più intensa la pressione di migliaia e migliaia di profughi che, a seguito dei correnti sviluppi della crisi in Siria, cercano di entrare nel territorio dell'Unione Europea attraverso il confine turco-ellenico, di cui Ankara ha deciso l'apertura.

L'agenzia dell'UE per il controllo delle frontiere, che ha già annunciato di aver dispiegato dei rinforzi, aumentando il livello d'allerta nell'area, chiederà anche un contributo immediato in effettivi ed equipaggiamenti all'insieme dei paesi dell'Unione e di quelli associati a Schengen.

La decisione è stata resa nota oggi da Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell'organismo dell'UE

La decisione è stata resa nota oggi da Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell'organismo dell'UE

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"Considerata l'evoluzione rapida della situazione alle frontiere fra Grecia e Turchia, ho accettato di lanciare un intervento rapido, richiesto dalla Grecia", ha dichiarato Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell'agenzia, in un comunicato pubblicato oggi pomeriggio.

Questo genere di intervento, secondo gli accordi in vigore, si basa su dei pool di reazione rapida composti da 1'500 agenti e altri effettivi, che i Paesi partecipanti debbono mettere a disposizione di Frontex nei 5 giorni successivi.

Cresce intanto la pressione al confine fra Grecia e Turchia

Cresce intanto la pressione al confine fra Grecia e Turchia

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di aver "aperto le porte" ai migranti dopo la morte di decine di soldati di Ankara nei bombardamenti aerei sferrati dal regime di Damasco nel nord della Siria. Punta così a esercitare pressione sull'UE e sui Paesi membri della NATO, al fine di ottenere il loro sostegno nelle operazioni militari intraprese in territorio siriano dalla Turchia.

AFP/ARi

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