Sono sempre ricercati i tre ragazzi fuggiti ieri, domenica, dal carcere minorile di Milano, il Beccaria. Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di fughe e disordini che vedono protagonista la struttura. I primi due a darsi alla macchia sono stati due fratelli di 16 e 17 anni, italiani di origine egiziana. Approfittando del regime leggero a cui erano sottoposti, sono riusciti a scavalcare il muro di cinta. Sembra che i due fossero stati i promotori di una rivolta scoppiata nella notte tra sabato e domenica all’interno dell’istituto. Il terzo evaso, sempre un ragazzo italiano, è riuscito nell’impresa in serata.
Una serie di disordini
Solo qualche settimana fa si era svolta una rivolta all’interno della struttura e a luglio un incendio aveva provocato il ferimento di sei giovani. A maggio invece una settantina di detenuti si era asserragliata per ore in un locale. A Natale di due anni fa, in sette erano fuggiti dopo aver aperto un varco in una rete di recinzione. Tutti fatti che avvengono in un contesto dove la popolazione carceraria è spesso più numerosa di quella prevista e dove il personale di sorveglianza vive una situazione cronica di sottodimensionamento.
Inchiesta per presunti abusi
È intanto sempre in corso anche un’inchiesta, aperta ad aprile, per presunti abusi e violenze nei confronti di detenuti che ha portato all’arresto di 13 agenti e alla sospensione di otto. Oggi è entrato intanto in carica un nuovo comandante di polizia che avrà il compito di prendere in mano la situazione.