Evia, si spera di salvare Istiaia

Martedì di fuoco sull'isola greca di Evia, a 200 chilometri dalla capitale Atene. I pompieri, aiutati da 17 elicotteri e aerei, combattono un'ulteriore battaglia contro le fiamme per impedire che un enorme rogo raggiunga la città di Istiaia, dove vivono migliaia di persone. I vigili del fuoco hanno lottato tutta la notte di lunedì per cercare di impedire alle fiamme di raggiungere il popoloso centro abitato. "Stiamo aspettando anche il supporto aereo ma non siamo in grado di stabilire se i velivoli potranno alzarsi in volo (a causa del denso fumo causato dagli incendi) e quando", ha spiegato il sindaco di Istiaia Yiannis Kotzias alla televisione di Stato ERT.

Durante la notte su martedì, ad Avgaria, uno dei villaggi vicino a Istiaia, le fiamme ha sfondato le barriere tagliafuoco create lunedì sera, ha riferito l'agenzia di stampa ANA. Ma il villaggio non ha subito grandi danni. Altre barriere tagliafuoco sono state costruite nei villaggi di Kamaria e Kastaniotissa.

Il sindaco di Istiaia ha aggiunto che "gli elicotteri hanno aiutato molto", soprattutto, ieri, lunedì e che "se lo avessimo fatto dall'inizio, avremmo evitato questa distruzione". Secondo lui, "sono stati fatti degli errori e dobbiamo imparare da essi. Lo Stato greco non dovrebbe mai dimenticare quello che è successo nel nord dell'Eubea". A questo proposito il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, criticato dall'opposizione e da molti residenti e autorità locali, ha chiesto scusa alla nazione. "Chiedo perdono per eventuali errori" nella risposta del Governo. "Abbiamo fatto tutto ciò che era umanamente possibile, ma in molti casi non è stato sufficiente", ha aggiunto in un intervento televisivo.

ATS/AFP/ANSA/Swing

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