Un vasto incendio di vegetazione scoppiato oggi, domenica, nel pomeriggio ha provocato l'evacuazione di 500 persone a Campomarino Lido, in provincia di Campobasso. Il fuoco ha lambito le abitazioni e bloccato il traffico sulla statale 16, poi riaperta, e - per qualche ora- della linea ferroviaria fra Pescara e Foggia.
L'incendio boschivo di Campomarino Lido in un'immagine fornita dai vigili del fuoco
All'opera di spegnimento hanno partecipato anche due Canadair. Per un altro rogo di questa estate in cui l'emergenza incendi non sta dando tregua all'area mediterranea, sei famiglie sono state invece costrette a lasciare le loro case nella zona alta di Torre del Greco, in Campania. Dieci ettari di pineta del Parco del Vesuvio sono andati in fumo.
Incendi devastanti
Telegiornale 08.08.2021, 22:00
Mentre in Turchia, dove il bilancio è di otto morti, la situazione migliora, di ora in ora assomiglia sempre più a una catastrofe quanto sta succedendo nel nord dell'isola greca di Evia, la seconda per dimensioni del Paese, dove migliaia di abitanti in fuga assistono inermi da sei giorni allo spettacolo dei loro villaggi e delle loro terre divorati dalle fiamme.
In fuga da Evia
"Le forze sono insufficienti", secondo il governatore Giorgos Kelaitzidis, che ha quantificato in 35'000 gli ettari bruciati. "La battaglia continua", ha detto invece il ministro della protezione civile Nikos Hardalias, preannunciando "un'altra notte difficile". Le autorità elleniche hanno contato finora due vittime. L'incendio alle porte di Atene è stato frenato domenica, dopo aver inghiottito decine di imprese e abitazioni. Sull'isola di Zante un aereo impiegato nello spegnimento si è schiantato al suolo durante un atterraggio di emergenza, ma il pilota è uscito indenne. Le cause dell'incidente non sono note.
Quel che resta di Byas-Kuel, in Siberia
Anche lontano dalle sponde del Mediterraneo il fuoco continua a essere fonte di devastazione: è il caso nella repubblica russa di Sakha-Jacuzia, in Siberia, un'area vasta tre milioni di chilometri quadrati dove 155 focolai sono ancora attivi e sono già finiti in cenere milioni di ettari di taiga. Una dozzina di insediamenti è minacciata, gli abitanti di due villaggi sono stati sfollati e trasferiti, mentre 3'600 pompieri lottano contro le fiamme, il cui fumo è arrivato a migliaia di chilometri di distanza, fino al Polo Nord.
Un bosco attraversato da uno dei roghi attivi in California
Sulla costa pacifica degli Stati Uniti, invece, il Dixie Fire è diventato il secondo più vasto nella storia della California, con 180'000 ettari di bosco divorati. Il governatore dello Stato Gavin Newsom ha visitato nel week-end le rovine di Greenville, cittadina il cui centro è stato devastato negli scorsi giorni. Di tre persone non si hanno notizie, sono date per disperse.