L'Unione Europea ha deciso lunedì di non imporre misure obbligatorie per tutti contro le fake news, ma di lasciare l'autoregolamentazione alla volontà di piattaforme e siti. La tabella di marcia vera e propria di Bruxelles arriverà il prossimo 25 aprile.
No, quindi, a liste nere o al blocco di siti che fanno disinformazione. "Soluzioni che richiedono regolatori amministrativi per favorire o togliere la priorità a particolari fonti di informazione costituiscono un alto rischio da un punto di vista della libertà d'espressione e non devono essere incoraggiati", si legge nel rapporto d'esperti.
Nel documento spiegano che il controllo da parte del governo dei media non è ritenuto una soluzione appropriata alla disinformazione digitale, in quanto l'indipendenza dei media è imperativa per le fondamenta democratiche dell'Europa.
ATS/Nad