Secondo fonti britanniche, gli sforzi della Russia per rafforzare il controllo militare sulla regione orientale ucraina del Donbass sono falliti. Sabato il Ministero della Difesa britannico nel suo regolare aggiornamento di intelligence ha scritto che da quando il Capo di Stato Maggiore russo Valeryi Gerasimov ha assunto il comando dell'"operazione militare speciale" contro l'Ucraina, a metà gennaio, il suo mandato è stato caratterizzato dal tentativo di lanciare un'offensiva invernale generale.
L'obiettivo di questa offensiva era quello di estendere il controllo russo sull'intera regione del Donbass. Ma "dopo 80 giorni è sempre più evidente che questo progetto è fallito", hanno dichiarato i funzionari britannici.
Londra spiega che le forze russe al fronte nella regione sono state in grado di registrare soltanto progressi minimi e con pesanti perdite. In questo modo hanno ampiamente sprecato il vantaggio riguardante il volume di personale schierato che avevano ottenuto con la "mobilitazione parziale" dello scorso autunno.
Proteste per Mosca a capo del Consiglio di Sicurezza ONU
Sabato l'Ucraina ha definito vergognosa la prospettiva che la Russia abbia assunto per un mese la presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Questa non è soltanto una vergogna. È un altro colpo simbolico al sistema di relazioni internazionali basato su regole relazioni internazionali basato sulle regole", ha scritto su Twitter il capo di Gabinetto della Presidenza ucraina, Andriy Yermak.
La Russia ha assunto la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza per un mese. L'ultima volta che Mosca ha presieduto il massimo organismo delle Nazioni Unite fu a febbraio 2022, ossia proprio quando le truppe del Cremlino invasero l'Ucraina.
Venerdì Mosca ha dichiarato di voler "esercitare i propri diritti" ai vertici dei Quindici, ma intanto cresce il malcontento per tale situazione: gli Stati baltici hanno protestato contro l’attribuzione della presidenza del Consiglio di Sicurezza ONU ai russi, giacché rei di aver invaso l’Ucraina e compiuto migliaia di crimini di guerra nel Paese.
Iniziata la campagna d'arruolamento in Russia
Del resto, proprio oggi, 1° aprile, in Russia è iniziata la campagna di arruolamento per il servizio militare di base. La prima delle due sessioni di quest'anno durerà fino al 15 luglio, ha riferito sabato il portale RBK, citando un decreto del leader del Cremlino Vladimir Putin. Secondo il contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky dello Stato Maggiore, sono stati registrati in anticipo 700'000 potenziali coscritti. Ma quelli richiamati, questa volta sarebbero 147'000, non saranno utilizzati nella guerra in Ucraina, ha asserito l'alto ufficiale.
Intanto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha promesso sabato di aumentare le forniture di munizioni alle forze russe in Ucraina in una visita al quartier generale delle truppe di Mosca che combattono nel Paese, secondo un filmato diffuso sabato dal suo Ministero. Nel video su Telegram si vede Shoigu presiedere una riunione con alti ufficiali militari, tra cui il generale Valeryi Gerasimov, capo di Stato Maggiore russo.
Negli ultimi mesi Shoigu è stato oggetto di aspre critiche da parte dei sostenitori della campagna russa in Ucraina - tra cui Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner - che lo hanno accusato di non aver fornito sufficienti munizioni alle truppe in prima linea. Del resto, sabato l'iSW, l'Istituto per lo studio della guerra, think tank ameericano di specialisti in ambito bellico, ha segnalato che per quanto i russi continuino le operazioni a Bakhhmut conquistando a caro prezzo un po' di terreno in città, le truppe ucraine hanno azzerato tali sforzi riguadagnando posizioni attorno alla località contesa.
Ucraina, 400esimo giorno di guerra, arrestato giornalista USA
Telegiornale 30.03.2023, 20:00