Il consiglio d'amministrazione dell'EDF, la maggiore azienda produttrice e distributrice d'energia di Francia, ha compiuto martedì il primo passo della lunga procedura che dovrebbe portare allo spegnimento definitivo della centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia del paese.
La decisione che permette d'avviare l'iter è stata adottata a stretta maggioranza, contrari i rappresentanti dei dipendenti i quali temono che la chiusura comporti importanti contraccolpi sia dal punto di vista finanziario che nell'ottica della manodopera, con la ventilata cancellazione di 2'000 impieghi.
La cessazione dell'attività del vetusto impianto alsaziano era una delle promesse elettorali fatte dal presidente François Hollande ed è da tempo richiesta a gran voce nei paesi confinanti, Svizzera inclusa. L'orizzonte, a questo punto, è quello del 2018, quando entrerà in funzione il reattore di nuova generazione di Flamanville.
RG 18.30 del 24.01.17: la corrispondenza di Alessandro Grandesso
RSI Info 24.01.2017, 19:48
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Reuters/dg
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