La crescita economica è debole, le infrastrutture spesso carenti, dopo anni di cattiva gestione, e metà della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Con i suoi 60 milioni di abitanti e le sue 11 lingue nazionali, il Sudafrica è un paese complesso da gestire. Le sfide post-apartheid si sono rivelate molto più ardue di quanto potesse sembrare negli anni pieni di ottimismo della presidenza Mandela di quella che fu battezzata la “nazione arcobaleno”. Ma nonostante le criticità Marino Cuenat, vicecapo missione dell'ambasciata svizzera Pretoria, resta ottimista.
Dove trova i motivi di fiducia?
“In Sudafrica c’è una competizione politica molto forte. È un Paese con una Costituzione ben ancorata e un sistema giudiziario molto forte e trasparente. Ci saranno le elezioni l'anno prossimo e vedremo cosa uscirà dalle urne. Ho fiducia nel fatto che il Paese possa risollevarsi, che possa rimanere un partner strategico in entrambi i campi: quello occidentale e quello diciamo associato ai BRICS. La Svizzera come sempre gioca il suo ruolo di partner. Abbiamo un dialogo molto aperto con le autorità e siamo molto fiduciosi nelle nostre relazioni con il Sudafrica. Il Sudafrica è un Paese importantissimo sul continente africano e sono sicurissimo che continuerà a esserlo anche nel futuro.”
Cosa ci può dire della presenza economica svizzera in Sudafrica? A quanto ammontano gli investimenti e in quali settori?
“ Il Sudafrica è un partner strategico della Svizzera, abbiamo più di 5 miliardi di scambi a livello commerciale e tanti turisti. La Svizzera è fra i dieci principali investitori nel Sudafrica. Ci sono più di 100 aziende svizzere che sono attive qui e che impiegano più di 50.000 persone.”
Il Sudafrica si trova in una fase di difficoltà. L’economia non si è ancora ripresa dopo la pandemia. Ci sono dei continui black out di corrente elettrica dovuti alla negligenza e alla corruzione degli anni passati. Questo ha cambiato qualcosa nell’atteggiamento delle aziende svizzere?
“È vero che ci sono tante criticità nel Paese, ma ci sono anche tante opportunità. La SECO, la Segreteria di Stato per l’economia, è presente con un programma di più di 55 milioni su un periodo di quattro anni. Sta investendo per sostenere le buone condizioni quadro a livello economico e sostenere il settore privato. Ci sono tante tante opportunità e le imprese svizzere sono delle imprese flessibili e creative che trovano delle soluzioni ai problemi che effettivamente ci sono nel Paese. La Svizzera è anche attiva nell’educazione, nella formazione e negli apprendistati. La SECO, ma anche il Segretariato di Stato alla formazione la ricerca sono molto presenti e abbiamo appunto identificato delle nicchie dove la Svizzera può aiutare il Sudafrica a risollevarsi e a rimanere un'economia leone, come la chiamiamo noi nel nostro, diciamo, gergo diplomatico.”

Sudafrica: l'incendio in un paese in ginocchio
SEIDISERA 31.08.2023, 18:43
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