Per molti analisti le elezioni che si terranno lunedì 9 maggio nelle Filippine, sono le più importanti della storia moderna del Paese. Le implicazioni per il futuro della democrazia del Paese e per estensione di tutto il sud-est asiatico, sono enormi.
Negli ultimi sei anni, sotto la guida del Presidente Rodrigo Duterte, la democrazia dell’arcipelago ha subito duri contraccolpi, una tendenza che rischia di continuare se Ferdinand Marcos Junior, figlio dell’omonimo defunto dittatore, vincerà le elezioni, come suggeriscono i sondaggi.
Conosciuto come “BongBong”, Marcos Junior è stato senatore, governatore regionale e membro della Camera dei rappresentanti. Non ha mai nascosto la volontà di proteggere la famiglia, né la convinzione di essere “pre-destinato” alla Presidenza. Sua madre, l’ex First Lady Imelda Marcos, glielo ripete da quando aveva tre anni.
In carica dal 1966 al 1986, il padre ha regnato per quasi 14 anni sotto la legge marziale, torturando, incarcerando decine di migliaia di persone ed uccidendone più di 3000. Si stima che i Marcos abbiano rubato circa 10 miliardi di dollari dai fondi pubblici.
Marcos Jr. non si è mai scusato per la repressione e la corruzione della sua famiglia, al contrario ha passato decenni a nascondere questi crimini, facendo leva su una certa nostalgia per l'era del padre, che presenta come anni di prosperità e stabilità. In una recente intervista ha definito suo padre un "genio politico" e la madre Imelda, la “politica suprema" della dinastia.
Bongbong si posiziona come il salvatore di un paese economicamente indebolito dal COVID-19 e fa appello all’unità, ma per le vittime dell'era Marcos, la sua candidatura è una presa in giro, una sua presidenza sarebbe una tragedia nazionale.
Per anni, la famiglia ha cercato di tornare al potere, mettendo in moto una potente campagna basata sulla disinformazione, attraverso YouTube, Facebook e Tiktok. I video dei sostenitori di Marcos hanno milioni di seguaci. Descrivono la dittatura come "l'età dell'oro" ed hanno creato una realtà alternativa, storicamente falsa, ma facilmente accessibile a milioni di filippini che ogni giorno trascorrono, in media, dieci ore sui social media.
Marcos Junior non è suo padre e nessuno può prevedere come governerà. Forgiando un’alleanza con Sara Duterte, figlia del Presidente uscente Rodrigo Duterte, e favorita per la vice-presidenza, ha rafforzato maggiormente la sua base.
Sebbene in passato Duterte abbia definito Marcos Junior un “leader debole”, il presidente ha contribuito a riabilitare l'immagine pubblica dei Marcos, ordinando la controversa sepoltura da eroe del corpo imbalsamato del dittatore nel 2016.
Marcos sembra ora essere il candidato che porterà avanti le politiche di Duterte, come la controversa guerra contro la droga. Una prospettiva che inorridisce molti, ma che ha convinto molti altri a votare per il ritorno dei Marcos.