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Finlandia, vincono i conservatori

La premier uscente finlandese Sanna Marin ha riconosciuto la sconfitta alle elezioni politiche, arrivando anche dietro l'ultradestra seconda forza del paese

  • 2 aprile 2023, 23:27
  • 20 novembre, 11:36
03:05

Notiziario 23.00 del 02.04.2023

Notiziario 02.04.2023, 23:12

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Di: ATS/sdr 

Il leader dei conservatori Petteri Orpo, vincitore alle elezioni in Finlandia, potrebbe essere il prossimo primo ministro al posto della socialdemocratica Sanna Marin.

Orpo ha 53 anni, è sposato con due figli ed è stato eletto a capo del partito conservatore liberale finlandese "Kokoomus" nel 2016. Ha fatto parte di diversi governi in cui ha ricoperto incarichi da vicepremier, ministro delle finanze, ministro degli interni e ministro delle politiche agricole. Uno dei punti principali su cui ha basato la sua campagna elettorale è stata l'economia, con la promessa di diminuire il debito pubblico.

02:56

Finlandia al voto

Telegiornale 02.04.2023, 20:00

Il sistema politico finlandese prevede che il capo del partito con il maggior numero di poltrone riceverà un incarico esplorativo per poter formare un governo ed ottenere il supporto di una maggioranza parlamentare. In questo caso il partito conservatore, con i suoi 48 seggi, non avrà i numeri per governare da solo ma dovrà chiedere il sostegno a uno degli altri due grandi partiti: il partito di destra nazionalista, 46 seggi, oppure i Social Democratici, guidati dalla premier uscente Sanna Marin con 43 seggi. Il partito di destra nazionalista "I Veri finlandesi" è guidato dal 2021 dalla leader 45enne Riikka Purra che ha cercato di modernizzare l'immagine del partito e tra i suoi punti principali vuole ridurre l'immigrazione, usando la confinante Svezia come esempio negativo, in termini di politica di migrazione.

Un importante dato di queste elezioni è la crescita dei grandi partiti e la perdita di voti di quelli minori quali il partito di Centro, i Verdi e il partito di Sinistra. I media finlandesi ipotizzano che si possa trattare di voto tattico in cui gli elettori hanno scelto i partiti più grandi per cercare di garantire che il loro schieramento politico vincesse, contro quello dell'opposizione. Il processo di negoziati prima di formare un governo potrebbe durare diversi giorni.

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