Pure Rosario Fiorello sarebbe tra le "vittime" di Harvey Weinstein. A segnalarlo è lo stesso showman durante la prima puntata della sua nuova trasmissione "Il socialista", in diretta audio su Facebook.
Tra il serio e il faceto, Fiorello rivela di essere in possesso di una lettera "vera" in cui il produttore, dopo avere incassato un no a un copione di un suo film, gli scriveva, minaccioso, che Hollywood gli avrebbe chiuso per sempre le sue porte. Fiorello fu contattato per un ruolo marginale nel film "Nine", offerta che respinse: conoscendo gli americani, sapeva che per girare una scena l’avrebbero bloccato 25 giorni in pieno agosto.
Fu a quel punto, ricorda il presentatore, che Weinstein, produttore del film, gli inviò una lettera firmata di suo pugno. "Mi scrisse che io non potevo non accettare", racconta Fiorello, "e che lui non poteva tollerare che un signor nessuno come me gli avesse detto no. Segnalò che Minghella aveva molta stima di me e cose tipo "come osi rifiutare" e "tu forse non hai capito a chi hai detto no".
ANSA/EnCa