Migliaia di persone hanno partecipato giovedì sera a Parkland, in Florida, ai vari momenti di raccoglimento per ricordare la strage nel liceo Marjory Stoneman Douglas. Veglie si sono tenute nell'auditorium della scuola, all'esterno dell'edificio, in varie chiese del paese, chi in silenzio, chi piangendo, chi pregando, quasi tutti con una candela in mano. In una delle iniziative sono stati fatti volare in cielo 17 palloncini argentati, uno per ogni vittima della sparatoria.
Alcune delle madri degli studenti uccisi hanno gridato la loro rabbia e la loro disperazione, chiedendo al presidente Donald Trump e al Congresso di agire per prevenire altri massacri.
Intanto il 19enne Nikolas Cruz, comparso giovedì per la prima volta in tribunale, ha confessato di essere l'autore della sparatoria ed è stato incriminato per 17 omicidi premeditati. L'ex studente ha raccontato agli investigatori di aver cominciato a sparare nei corridoi dell'istituto e di aver portato nel campus diversi caricatori nascosti in uno zaino. Quando gli studenti hanno cominciato a fuggire, ha detto di aver gettato il fucile e di essersi tolto gli indumenti che indossava per mescolarsi alla folla. È stato catturato poco dopo dopo aver lasciato un fast food.
ATS/Nad/bin