Un terzo delle raffinerie francesi è in sciopero. Dal nord al sud della Francia si ripetono le stesse scene: stazioni chiuse, code interminabili, prezzi in aumento. Ed il morale degli automobilisti è ormai a livelli bassissimi.
Da diverse settimane il paese è colpito dagli scioperi nelle raffinerie e nei depositi di carburante voluti dai sindacati che chiedono aumenti salariali. Rivendicazioni salariali che da settimana scorsa hanno iniziato a creare grandi difficoltà agli automobilisti. ll Governo però ora minaccia lo sblocco.
"Quando ci sono proposte di trattativa bisogna coglierle. Altrimenti non è più uno sciopero per ottenere risultati. E' semplicemente un blocco del Paese. E questo non è accettabile", ha dichiarato il ministro dell'Economia Bruno Le Maire. "Se il sindacato CGT rifiuterà categoricamente di impegnarsi in questa discussione, non potremo fare altro che requisire i mezzi necessari per liberare i depositi e gestire le raffinerie", ha aggiunto.
I dipendenti di TotalEnergies hanno rivotato lunedi mattina "a grande maggioranza per continuare le sciopero", ha però ribadito Eric Sellini, della CGT. I sindacati hanno incassato anche il sostegno dei dipendenti di Esso-ExxonMobil. Ed in caso di requisizioni, "andremo in tribunale e le faremo annullare", ha infine assicurato Sellini.