Almeno otto persone sono morte e una quarantina sono date per disperse nel crollo parziale di un complesso residenziale di dieci piani a Magnitogorsk, nella parte meridionale degli Urali, in Russia, avvenuta nella notte tra lunedì e martedì.
Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Tass le autorità ritengono che il cedimento dell'edificio nel quale vivevano 1'100 persone sia stato provocato da una esplosione seguita a una fuga di gas. Il botto ha distrutto 35 appartamenti, danneggiandone gravemente un'altra decina.
Circa 470 persone hanno scavato tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti per tutta la notte, durante la quale la temperatura è scesa a meno 27 gradi Celsius. Un bambino di 10 mesi è stato estratto vivo dalle macerie, prima dell'interruzione delle operazioni che le autorità hanno deciso per consolidare quanto resta dell'immobile costruito nel 1973.
Il presidente Vladimir Putin si è immediatamente reso sui luoghi del disastro, il cui bilancio finale probabilmente sarà reso noto ai russi solo al termine dei tradizionali festeggiamenti di fine anno.