I responsabili del disastro nucleare dell’11 marzo 2011 a Fukushima – in Giappone – sono il Governo e la compagnia elettrica TEPCO, che hanno ignorato il rischio di incidenti, rendendo possibile ciò che è successo.
Lo rivela il rapporto finale, presentato oggi, di un’indagine condotta da una commissione d’inchiesta (10 persone) designata dall’esecutivo nipponico.
Gravi carenze in fatto di sicurezza
Dal fascicolo di 450 pagine emerge pure che la società responsabile dell’impianto ritardava alcune indagini, che avrebbero messo in evidenza la reale portata dei danni alla struttura; vi sarebbe dunque stata una grossa negligenza in termini di sicurezza.
Il probelma principale, si legge nel testo, è che “le compagnie elettriche, nella fattispecie la TEPCO, e il Governo non hanno tenuto conto dell’effettiva pericolosità delle centrali atomiche, credendo al mito della sicurezza nucleare, nel nome del quale un grave incidente non potrebbe mai succedere”.
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RG 18.30 - Il servizio di Alessandro Bertellotti
RSI Info 23.07.2012, 20:21