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G7 tra pandemia e clima

Il vertice di tre giorni in Cornovaglia dovrà dare una risposta a due importanti sfide globali

  • 10 giugno 2021, 23:14
  • 20 novembre, 20:15
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I temi del G7

Telegiornale 10.06.2021, 22:00

Di: Telegiornale-LA/sf 

Tre giorni per trovare una risposta comune alla pandemia e al cambiamento climatico. Il G7 in Cornovaglia prenderà il via venerdì tra le abituali ma imponenti misure di sicurezza, con 6'000 poliziotti schierati, a cui si va ad aggiungere un minuzioso protocollo sanitario.

L'agenda è ambiziosa e impegnativa: da un lato si punta a un impegno comune per un programma vaccinale su larga scala, con la fine del 2022 come data ultima proposta dal premier Boris Johnson per vaccinare tutto il mondo, e sono previste discussioni sulla condivisione della tecnologia necessaria per produrre i farmaci.

La riunione vuole anche dare una risposta alla questione del cambiamento climatico, e in particolare dell'aiuto finanziario dei Paesi più ricchi a quelli più poveri per aiutarli nella transizione ecologica, che viene stimato a 100 miliardi di dollari all'anno.

Dopo Biarritz, Carbis Bay, un altro lussuoso resort balneare per ospitare i capi di Governo delle principali potenze democratiche. A due passi da St. Ives, affacciato sul Mar Celtico, nel villaggio prescelto per il G7 2021 vivono (vacanzieri esclusi) meno di 4'000 persone. Da una settimana attorno al suo perimetro è stata eretta un'incombente recinzione di metallo, creando non pochi disagi alla comunità locale.

Una delle innumerevoli misure di sicurezza – costate al Governo britannico oltre 81 milioni di franchi – per la protezione degli ospiti, delle loro delegazioni, e del seguito mediatico. “La più vasta operazione di pubblica sicurezza" nella storia della pittoresca quanto appartata Cornovaglia, fanno sapere dal Ministero degli Interni. Altrettanto meticoloso il protocollo sanitario per tutti i delegati, che prevede un sistema di tamponi preliminari e di test fai-da-te, da eseguire e registrare per tutti i giorni del summit.

In attesa dell’inizio dei lavori, quella di giovedì è stata la giornata degli arrivi e delle presentazioni. Esordio assoluto, sul palcoscenico della diplomazia internazionale, sia per la First Lady americana Jill Biden, sia per la neo-sposa del premier Boris Johnson, Carrie. Mentre i mariti erano impegnati nel sottoscrivere la nuova “Carta Atlantica”, che consolida le speciali relazioni tra i due Paesi, le due signore si sono incontrate in privato per un tè.

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