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Una nuova Carta Atlantica

Joe Biden e Boris Johnson sono pronti a lanciarla, per rafforzare la "special relation" tra Stati Uniti e Regno Unito - Divide la questione nordirlandese

  • 10 giugno 2021, 20:45
  • 20 novembre, 20:15
01:11

RG 18.30 del 10.06.2021 - Il servizio di Giancarlo Ciccone

RSI Info 10.06.2021, 20:40

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Il presidente americano Joe Biden e il premier britannico Boris Johnson sono pronti ad annunciare nel coso del loro meeting in Cornovaglia "una nuova Carta Atlantica" per rafforzare la "special relation" tra Stati Uniti e Regno Unito. L'incontro si svolge alla vigilia del vertice del G7.

Dopo il faccia a faccia non è prevista alcuna conferenza stampa, secondo quanto riporta il Daily Mail, ma il governo britannico ha fatto sapere che i due leader si impegneranno a lavorare insieme per obiettivi tra cui più democrazia, maggiore sicurezza e commercio più libero e istituiranno una task force volta a fare ripartire i viaggi tra le due nazioni, interrotti dalle restrizioni della pandemia.

La Carta Atlantica è la dichiarazione sottoscritta il 14 agosto del 1941 dal presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt e dal premier britannico Winston Churchill a bordo della nave da guerra Prince of Wales ed è l'atto diplomatico che gettava le basi per il futuro ordine mondiale una volta terminata la Seconda guerra, fondato sulla cooperazione tra le grandi potenze alleate.

La questione nordirlandese

A dispetto dei molti punti d'accordo tra i due leader e l’atmosfera distesa dell’incontro, sul tavolo resta un tema che separa profondamente Jonshon e Biden. Secondo il Times infatti, e la notizia è confermata anche dal consigliere nazionale di Biden, l’ambasciata americana a Londra ha lanciato contro Johnson - proprio alla vigilia dell’incontro - un rimprovero ufficiale senza precedenti. In pratica un avvertimento durissimo al primo ministro inglese che suona così: accetta il protocollo firmato con Bruxelles se vuoi evitare di minare la pace e la stabilità dell’Irlanda del Nord.

Biden, orgoglioso delle sue origini irlandesi e che durante la campagna elettorale aveva definito Johnson un clone fisico ed emotivo di Trump, non transige: il protocollo che evita un confine duro tra le due irlande non si tocca.

Johnson è invece sempre più schierato sul fronte opposto, pressato com’è dagli unionisti protestanti.

ats/joe.p./dielle/RG

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