Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo che consentirà l’ingresso di aiuti umanitari per la popolazione delle zone di Gaza maggiormente toccate dagli attacchi israeliani, in cambio di medicamenti per gli ostaggi ancora nelle mani del gruppo islamico. Lo hanno annunciato martedì sera le autorità del Qatar, che con la Francia hanno mediato fra le parti per il raggiungimento dell’intesa. I medicamenti arriveranno a Gaza passando per l’Egitto.
Delle 250 persone che i guerriglieri di Hamas hanno portato con sé a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre, una parte è stata scambiata con prigionieri palestinesi durante la tregua concordata in novembre, ma oltre 130 mancano ancora all’appello e di questi almeno 25 sono nel frattempo morti. Un terzo invece è rimasto ferito, soffre per le condizioni di detenzione o di malattie croniche e ha bisogno di farmaci.
Sabato e domenica, sottolineando la ricorrenza dei 100 giorni di conflitto, parenti degli ostaggi avevano manifestato a Tel Aviv per chiedere al Governo di dare la priorità al loro rilascio.
Bombardamenti e operazioni militari di terra nella Striscia, tuttavia, continuano e sono proseguiti anche oggi, martedì, all’indomani dell’annuncio di una nuova “fase intensa”. Sono stati colpiti sia il nord che il sud. Dei 2,1 milioni di abitanti, 1,9 milioni sono sfollati. I morti sono ormai oltre 24’000, oltre l’1% della popolazione. Le vittime sono in maggioranza donne e bambini.
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