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Gaza, il Ramadan inizia sotto le bombe

Il mese sacro dell’Islam è scattato senza che si sia concretizzata la tregua tanto attesa, mentre sale la tensione. Decine di attacchi israeliani hanno ucciso 67 persone in 24 ore

  • 11 marzo, 13:16
  • 11 marzo, 13:16
Palestinesi controllano la distruzione dopo un attacco israeliano

Palestinesi controllano la distruzione dopo un attacco israeliano a Rafah, nella Striscia di Gaza, sabato

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info 

È iniziato il Ramadan nella Striscia di Gaza assediata e devastata, senza speranza di tregua nella guerra tra Israele e Hamas, mentre la comunità internazionale sta intensificando gli sforzi per far arrivare gli aiuti alla popolazione affamata.

Secondo le autorità di Hamas, decine di bombardamenti israeliani hanno preso di mira diverse regioni del territorio palestinese, in particolare le città di Gaza a nord e Khan Younis e Rafah a sud. “L’inizio del Ramadan è coperto dalle tenebre, con il sapore del sangue e il fetore ovunque”, ha dichiarato all’AFP Awni al-Kayyal, un 50enne sfollato a Rafah.

Gli Stati Uniti temono che la situazione possa diventare “molto pericolosa”, in particolare a Gerusalemme Est, dove si trova la Spianata delle Moschee, terzo sito sacro dell’Islam, se i combattimenti continueranno durante il Ramadan.

Nel frattempo, una nave dell’ONG spagnola Open Arms, carica di 200 tonnellate di cibo, è pronta a lasciare Cipro, il Paese dell’UE più vicino a Gaza, per raggiungere il territorio palestinese, nell’ambito di un corridoio marittimo annunciato dall’Unione Europea. La nave dovrebbe partire dal porto mediterraneo di Larnaca, a circa 370 chilometri dalla Striscia di Gaza.

Ieri, domenica, i residenti si sono recati sulla spiaggia a sud di Gaza City nella speranza di vederla arrivare. “Hanno detto che sarebbe arrivata una barca carica di aiuti e che la gente avrebbe potuto mangiare”, ha detto all’AFP uno di loro, Mohammed Abou Baïd. “Dio solo lo sa. Non ci crederemo finché non lo vedremo”, ha aggiunto.

Ma le Nazioni Unite, che temono una carestia diffusa nel territorio assediato totalmente da Israele dal 9 ottobre, ritengono che l’invio di aiuti via mare e le consegne con paracadute organizzate da diversi Paesi non possano sostituire l’invio via terra.

L’offensiva di Israele ha provocato da inizio ottobre 31’112 vittime nella Striscia di Gaza, la maggior parte delle quali civili, secondo il Ministero della Sanità di Hamas. I bombardamenti hanno ucciso 67 persone in 24 ore, ha annunciato lunedì il ministero, tra cui quattro membri della stessa famiglia uccisi da un attacco alla loro casa durante le preghiere dell’alba a Rafah.

L’esercito dello Stato ebraico ha annunciato che quindici combattenti islamisti sono stati uccisi domenica nelle sue operazioni nel centro di Gaza. Raid mirati” hanno preso di mira anche case utilizzate per “attività terroristiche” nel quartiere Hamad di Khan Younis.

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Gaza: in arrivo il Ramadan, nessuna tregua

Telegiornale 10.03.2024, 20:00

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