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Gaza, la tregua slitta di un giorno

Problemi procedurali sulle liste degli ostaggi frenano l’applicazione dell’accordo raggiunto in Qatar

  • 23 novembre 2023, 08:34
  • 23 novembre 2023, 08:34
Accordo sugli ostaggi rinviato

Accordo sugli ostaggi rinviato

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Di: ATS/AFP/ANSA/Swing

Sembrava fatta: Israele e Hamas hanno raggiunto l’accordo che avrebbe dovuto far scattare nell’odierna mattinata di giovedì la tregua a Gaza e lo scambio di prigionieri. Ma ieri sera è arrivata la doccia fredda: sia la tregua che lo scambio non avverranno prima di domani, venerdì.

Hamas aveva annunciato che lo stop ai raid israeliani sarebbe iniziato oggi alle 10.00 (le 09.00 in Svizzera) anche se mancavano conferme ufficiali da parte del governo di Gerusalemme. Il ministro degli Esteri Eli Cohen aveva solo fatto sapere che “secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi” sarebbe iniziato anch’esso oggi. Ore dopo, il consigliere della sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, ha però reso noto che l’inizio della liberazione degli ostaggi “non avverrà prima di venerdì”, assicurando che “i contatti per il rilascio dei nostri prigionieri procedono e avanzano costantemente”, ma senza aggiungere altro.

Secondo fonti israeliane che hanno illustrato la situazione al quotidiano ebraico Haaretz, però, Hamas non ha ancora ratificato l’accordo. Per questo motivo, l’attuazione dell’accordo è stata rinviata di almeno un altro giorno. “Il ritardo (nella tregua e nello scambio di prigionieri) non deriva da una rottura dei colloqui, ma piuttosto dalla necessità di risolvere le questioni amministrative, che sono in fase di risoluzione”. Lo ha specificato la medesima fonte ripresa dai media. “Non c’è motivo - ha aggiunto - di preoccuparsi”.

Un funzionario palestinese ha intanto dichiarato all’AFP che la tregua nella Striscia di Gaza è stata rinviata a causa di discussioni “dell’ultimo minuto” sui “nomi degli ostaggi israeliani e sui termini della loro consegna” a una terza parte. Questo quindi sembra essere l’intoppo principale alla messa in pratica dell’accordo raggiunto in Qatar.

Nel frattempo il ministero della Giustizia israeliano ha già individuato 300 palestinesi candidabili per essere liberati, escludendo quelli che si sono macchiati del reato di omicidio. Hamas, nell’ipotesi che lo scambio vada avanti, deve individuare a sua volta gli altri 50 ostaggi da rilasciare che siano sotto il suo controllo o quello di altre fazioni, a cominciare dalla Jihad palestinese.

Flash 08.00 del 23.11.2023 La corrispondenza di Michele Giorgio

RSI Mondo 23.11.2023, 08:24

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