Germania ancora in stallo. Bisognerà, infatti, attendere l’esito delle consultazioni interne ai partiti previste per venerdì, per sapere se la cancelliera Angela Merkel riuscirà a formare un nuovo Governo o se sarà necessario ricorrere di nuovo alle urne. I colloqui di giovedì sera tra la stessa Merkel, il suo alleato bavarese della CSU Horst Seehofer e il leader della SPD Martin Schulz sono durati oltre due ore e sono stati voluti dal presidente Frank-Walter Steinmeier, dopo il fallimento delle trattative per un Esecutivo “Giamaica”.
Il presidente aveva fatto appello, subito dopo la fine del negoziato naufragato nella notte fra il 19 e il 20 novembre, alla responsabilità dei partiti, affinché riuscissero a formare un nuovo Governo evitando così il ritorno alle urne a soli due mesi dalla precedente consultazione.
Aritmeticamente solo una nuova edizione della Grosse Koalition (CDU e SPD) parrebbe in grado di avere i numeri per formare il nuovo Esecutivo. Tuttavia, le resistenze ad un altro periodo di Governo comune sembrano essere piuttosto forti dalle due parti, i cui leader sono usciti con nette perdite di consensi dalle elezioni di settembre.
ATS/ANSA/AFP/Swing