La protesta dei gilet gialli contro il caro gasolio in Francia è culminata sabato con una serie di incidenti violenti a Parigi, sugli Champs-Elysée, dove sono avvenuti arresti e schermaglie.
Si è trattato di un "secondo atto" (dopo quello di una settimana con 280'000 persone in tutta la Francia) riuscito a mobilitare poco più di 100'000 attivisti a livello nazionale — secondo quanto dichiarato dal ministro degli Interni, Christophe Castaner — dove lo scopo era raggiungere l'Eliseo con l'idea di incontrare il presidente, Emmanuel Macron, che dal canto suo ha condannato gli atti di violenza.
I protagonisti della concitata giornata sono stati i casseur e i black bloc uniti a un centinaio di estremisti di destra su un totale di 8'000 manifestanti nella capitale. Le autorità — riuscite a liberare gli Champs-Élysées solo in serata — alle 20.30 contavano 24 feriti, di cui cinque nelle forze di polizia. Le donne, i pensionati e i lavoratori delle campagne si danno appuntamento al "terzo atto, sabato prossimo".