Giorgio Gori, 58 anni, ci crede. È lui il candidato del Centrosinistra che spera di rompere l'egemonia del Centrodestra che ha quasi sempre governato la Lombardia. Partito senza i favori del pronostico, ora per lui la presidenza della Regione sembra più vicina. E punta a conquistare il voto dell'elettorato moderato.
Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo, punta decisamente alla presidenza della Lombardia. Già manager affermato della televisione italiana come direttore di canale5 e Italia1, imprenditore di successo e fondatore di Magnolia, è stato anche il guru della comunicazione di Matteo Renzi ai tempi della prima Leopolda.
La corsa verso la presidenza della Regione Lombardia è iniziata parecchio tempo fa. C'è chi dice lo abbia fatto per colmare un "gap" di popolarità rispetto al suo rivale, ritiratosi nel frattempo, il presidente in carica leghista Roberto Maroni.
Nonostante la sinistra si presenti divisa (Liberi e Uguali ) ha deciso di fare la corsa separata), Gori punta all'elettorato moderato per poter governare la Lombardia. Anche perché il leghista moderato Attilio Fontana, il rivale maggiormente accreditato, si sta muovendo su posizioni più vicine a Matteo Salvini che a Roberto Maroni.
Inizialmente partito sfavorito contro Roberto Maroni, Giorgio Gori è ora convinto che le carte in tavola siano cambiate, a suo favore. Non da ultimo il Movimento 5 Stelle, sempre secondo Gori (ma non solo), dovrebbe favorire il centrosinistra considerato che il movimento di Grillo trova sempre più simpatie nell'elettorato del centrodestra.
La Lombardia è stata governata dal centrosinistra solo una volta nella sua storia con Fiorella Ghilardotti tra il 1992 e il 1994. Ora con Giorgio Gori, il centrosinistra può rompere l'egemonia del centrodestra e governare per i prossimi anni la regione più popolosa e importante d'Italia.
Sulla candidatura di Giorgio Gori sentiamo il commento del giornalista del Corriere della Sera Andrea Senesi.
Riccardo Franciolli