Una nuova polemica scuote il governo Meloni. L’azienda israeliana Paragon Solutions, che produce il software-spia Paragon (diffuso via WhatsApp), ha interrotto l’accesso al suo sistema informatico in Italia dopo che giornalisti e attivisti di ONG sono stati presi di mira (mentre l’esecutivo italiano ha negato di averli messi sotto sorveglianza).
WhatsApp, una delle piattaforme Meta (tra cui ci sono pure Facebook e Instagram, di proprietà del miliardario statunitense Mark Zuckerberg), ha annunciato la scorsa settimana di aver intercettato e bloccato un’operazione di spionaggio condotta da Paragon Solutions, che ha preso di mira circa 90 utenti, tra cui giornalisti e membri di ONG. L’operazione, smantellata da WhatsApp, si basava su documenti pdf (contenenti “trappole”), inviati a gruppi di discussione sul sito di messaggistica utilizzando il software-spia commercializzato dalla società israeliana.
Il governo Meloni ha rivelato mercoledì che 7 italiani sono stati vittime dell’attacco hacker e ha dichiarato di aver deferito la questione all’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica (ACN). In un comunicato l’esecutivo ha dichiarato di “escludere la possibilità che persone protette” dalla legge “tra cui i giornalisti (...) siano stati oggetto di sorveglianza da parte dei servizi segreti e quindi del governo”.
Il quotidiano britannico The Guardian, citando una sua fonte, ha riferito giovedì che Paragon ha interrotto il rapporto con l’Italia, accusandola di aver violato i termini di servizio e il quadro etico concordato nel contratto.
Anche il quotidiano israeliano Haaretz ha riportato che Paragon ha tagliato fuori l’Italia dal suo spyware, con effetto immediato. Secondo Haaretz, un’agenzia di polizia e un’agenzia di intelligence italiane lo utilizzavano. L’ufficio della prima ministra italiana Meloni ha rifiutato di commentare queste informazioni, così come il Ministero dell’Interno italiano.
Tra le sette persone prese di mira in Italia c’è Luca Casarini, capo missione della ONG umanitaria Mediterranea Saving Humans; aiuta i migranti che attraversano il Mediterraneo a raggiungere le coste italiane. L’ONG ha dichiarato: “I servizi segreti italiani stanno concentrando la loro attenzione sul lavoro di salvataggio in mare e sull’aiuto alle persone detenute nei campi libici o deportate nel deserto”.
Francesco Cancellato, direttore del sito di notizie Fanpage.it, ha rivelato di essere stato informato da Meta di essere stato preso di mira dal software.
L’ex capo del governo italiano, Giuseppe Conte, ora all’opposizione, ha denunciato giovedì questi “gravissimi” incidenti. “Il governo deve spiegare come e perché Paragon ha deciso di tagliare i ponti”, ha dichiarato.

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