Nelle prime ore di oggi, sabato, le forze statunitensi hanno colpito un sito dei ribelli houthi in Yemen dopo che questi ultimi avevano attaccato una petroliera britannica nel Golfo di Aden. Si tratta di un nuovo episodio delle tensioni nel Mar Rosso, attraverso il quale passa fino al 12% del commercio mondiale.
“Alle 03:45 circa ora locale (le due meno un quarto in Svizzera), il comando militare statunitense in Medio Oriente (CENTCOM) ha effettuato un attacco contro un missile antinave houthi che si stava preparando ad essere lanciato nel Mar Rosso”, ha annunciato sul social network X (ex Twitter). Il missile rappresentava una “minaccia imminente” per i cacciatorpedinieri e le navi mercantili americane nella regione, ha aggiunto.
I ribelli yemeniti sostenuti dall’Iran, che stanno intensificando gli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, hanno dichiarato venerdì sera di aver lanciato “missili” contro una “petroliera britannica, la Marlin Luanda”, aggiungendo che la nave è stata “colpita frontalmente e ha preso fuoco”.
Vani attacchi americani
Il portavoce dei ribelli ha aggiunto che l’attacco è stato condotto a sostegno del popolo palestinese e “in risposta all’aggressione britannica e americana contro il nostro Paese”. Poco prima di questo attacco, sempre ieri, venerdì, gli Stati Uniti hanno distrutto un missile balistico antinave sparato “da zone dello Yemen controllate dagli houthi” e che si stava dirigendo verso un cacciatorpediniere della classe Arleigh-Burke, una nave da guerra statunitense.
Da novembre, i ribelli Houthi hanno lanciato numerosi missili e droni al largo delle coste dello Yemen, sostenendo di voler colpire navi legate a Israele in “solidarietà” con i palestinesi della Striscia di Gaza. In risposta, le forze statunitensi, talvolta in collaborazione con il Regno Unito, hanno effettuato una serie di attacchi mirati nel tentativo di dissuaderli dal continuare ad attaccare le navi mercantili, finora senza successo. Gli attacchi statunitensi hanno preso di mira in particolare i siti di lancio di missili e droni.
Nuovi bombardamenti contro gli Houthi
Telegiornale 23.01.2024, 12:30