L'Ungheria non cambia e Viktor Orban vince ancora. E lui, che stavolta si era proposto come "uomo della pace", spingendo sulla paura del conflitto ucraino, ha esultato in tarda serata: "Abbiamo vinto contro tutti!", "Prima l'Ungheria!". Secondo i risultati definitivi (al 99% dello spoglio) delle elezioni di domenica Fidesz-Kdnp, il partito del premier uscente, ha ottenuto il 53,1% delle preferenze (2,8 milioni di voti), che si traducono in 135 seggi su un totale di 199 (due in più di quattro anni fa), che confermano pure la maggioranza dei due terzi del parlamento.
Dal canto suo, l'opposizione dell'ultracattolico europeista Peter Marki-Zay, che aveva radunato tutti gli altri partiti in un'alleanza, si trova al 35,04% con soli 56 seggi. Anche l'estrema destra (Movimento della Patria) ha avuto un buon risultato, con il 6,2% che le garantisce sette seggi.
In uno dei voti più importanti nella storia del Paese, con il premier Orban in corsa per il quarto mandato consecutivo, l'affluenza alle urne si è attestata al 69,54%. E Orban non ha perso l'occasione di sottolineare che dalle urne esce anche "un chiaro segnale a Bruxelles". "Questa nostra quarta vittoria consecutiva è la più importante poiché abbiamo conquistato il potere contro un'opposizione che si era alleata".
Orban ha subito suscitato polemiche mentre lo scrutinio andava ancora avanti dichiarando di aver incluso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky tra i suoi avversari. Oltre al capo di Stato di Kiev, nell'elenco figurano "i burocrati a Bruxelles", "l'impero Soros" e "i media internazionali".
Orban sconfitto nel referendum anti-LGBT
Il riconfermato premier ungherese Viktor Orban esce al contempo sconfitto dal referendum sulla legge che vieta la "promozione dell'omosessualità" ai minori.
Il referendum, tenuto ieri in concomitanza con le elezioni e voluto dallo stesso Orban, è risultato nullo per mancanza di quorum, come era negli auspici delle associazioni per i diritti umani che avevano fatto campagna in questo senso. La partecipazione è stata solo del 44%, mentre la legge richiede un minimo del 50%.
La legge approvata a giugno 2021 vieta di mostrare ai minori qualsiasi contenuto, che ritragga o promuova l'omosessualità o il cambio di sesso. Ed è valsa all'Ungheria l'avvio di una procedura d'infrazione UE.
RG 7.00 del 04.04.2022 - Gli ungheresi scelgono ancora Orban, la diretta di Andrea Ostinelli
RSI Info 04.04.2022, 09:14
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Le elezioni in Ungheria
Telegiornale 03.04.2022, 22:00