I presidi di guida assistita per chi porta i mezzi pesanti, dispositivi per la guida autonoma - un progetto sperimentale internazionale - ed una serie di incontri con le associazioni di categoria degli autotrasportatori italiani: questi sono solo alcuni dei provvedimenti che ha allo studio il ministero delle Infrastrutture e del Trasporti italiano, come ha confermato alla RSI Michele Dell'Orco, uno dei responsabili del dicastero guidato dal ministro Danilo Toninelli, esponente del Movimento 5 Stelle. Da Roma sembrano voler tenere presente anche alcune delle richieste formulate anche martedì alla RSI dai presidenti delle categorie di autotrasporto.
Il tema deli viaggi su gomma, della pericolosità di taluni viaggi a lungo raggio, hanno riportato sulla scena politica non solo italiana - ma anche francese e svizzera - le future decisioni del Governo di Roma anche su progetti come TAV e Terzo Valico, rispettivamente in Piemonte e Liguria. Opere infrastrutturali ferroviarie, queste, che interessano anche il traffico merci e passeggeri in Svizzera, come del resto le nuove misure di sicurezza che investono gli autisti italiani che, negli ultimi due anni, sono stati coinvolti in incidenti anche in Ticino.
Se sul fronte dell'autotrasporto vi sono più certezze, tuttavia, su quello delle grandi opere ferroviarie che si raccordano con la Svizzera, per la quale la stessa consigliera federale Doris Leuthard si è "raccomandata" più volte con l'Italia, permangono alcuni dubbi. Dell'Orco ha lasciato intendere che si troverà una sintesi, nell'interesse anche di Svizzera ed Italia, a patto che queste opere passino una sorta di comitato di valutazione che si riunirà per la prima volta a settembre. Quel team dovrà valutare il rapporto tra costi e benefici dal punto di vista "trasportistico", economico e giuridico. L'opposizione parlamentare italiana, proprio mercoledì, ha rilasciato dichiarazioni pubbliche ai media, spingendo perché queste infrastrutture siano portate a compimento. "Una politica contro le infrastrutture fa soltanto danni. E quella di bloccare la Torino-Lione sarebbe una scelta scellerata perché vedrebbe l'Italia arretrare e isolata". Queste le parole del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, al suo arrivo mercoledì mattina al cantiere francese del TAV.
sdr