La Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia ha annunciato venerdì di aver aperto un’inchiesta preliminare sulla situazione nei territori palestinesi. Si tratta del primo atto formale per determinare se quanto successo durante il conflitto a Gaza la scorsa estate giustifichi l’apertura di un’indagine che potrebbe sfociare in accuse per crimini di guerra, sia nei confronti di ufficiali israeliani che di guerriglieri palestinesi.
Il conflitto sulla Striscia fra Hamas e Stato ebraico durò quasi due mesi e si concluse ad agosto con un accordo di tregua: i morti fra i palestinesi furono oltre 2'200 (per la maggior parte civili), 69 fra gli israeliani di cui 64 militari.
L’Autorità nazionale palestinese, che diventerà a tutti gli effetti membro della CPI il prossimo 1° aprile, ha sottoscritto lo scorso 31 dicembre lo statuto di Roma con lo scopo esplicito di accusare lo Stato ebraico di aver commesso atrocità durante il conflitto. Israele, dal canto suo, non ha mai aderito alla CPI.
ATS/ludoC