Il presidente haitiano, Jovenel Moïse, è stato assassinato nella notte tra martedì e mercoledì nella sua abitazione da un gruppo armato formato da “elementi stranieri”. Lo ha annunciato il primo ministro uscente Claude Joseph. La moglie del capo di Stato, a sua volta ferita nell’attacco, non sarebbe morta, come sostenuto da fonti mediche nel corso della giornata, ma si troverebbe sempre ricoverata in gravi condizioni. L'ambasciatore di Haiti nella Repubblica dominicana ha reso noto che Martine Moïse potrebbe essere trasferita in un ospedale all'estero.
Joseph, che ha preso il potere ad interim, ha lanciato un appello alla calma alla popolazione e ha affidato alla polizia e all’esercito il compito di mantenere l’ordine. Secondo testimoni nelle strade della capitale mercoledì mattina si sono sentiti diversi spari.
La morte di Moïse arriva in un momento di crescenti tensioni nel Paese, che negli ultimi anni ha visto diverse proteste contro il presidente assassinato, accusato dall’opposizione di autoritarismo, mentre è cresciuta la violenza delle bande criminali, così come la povertà, sullo sfondo di una crisi umanitaria.
Haiti, decretato lo stato di assedio
Telegiornale 07.07.2021, 22:00