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La tregua a Gaza è in vigore

L’inizio è stato posticipato dalle 7.30 alle 10.15 ora svizzera per i ritardi nella consegna da parte di Hamas della lista dei primi ostaggi da liberare

  • Oggi, 09:52
  • Oggi, 10:27
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Il nord devastato della Striscia di Gaza visto dal confine di Sderot

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Di: Swing/pon 

La tregua nella Striscia di Gaza che avrebbe dovuto iniziare alle 7.30 di questa domenica mattina, secondo quanto comunicato sabato dai mediatori qatarioti dopo l’accordo raggiunto in settimana fra Israele e Hamas, è stata ritardata dal Governo Netanyahu per la mancata consegna da parte del movimento islamico dei nomi dei primi ostaggi che avrebbe rilasciato. “Problemi tecnici”, secondo Hamas, che ha fatto conoscere i nomi solo attorno alle 9.30: sono quelli di tre donne, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. A questo punto l’Esecutivo israeliano ha dato il suo via libera: la tregua è entrata in vigore alle 10.15.

Nel frattempo, si sono registrati i primi ritiri delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza ma anche nuovi bombardamenti. E nello Stato ebraico il ministro della sicurezza nazionale, l’estremista Itamar Ben Gvir, ha reso effettive le dimissioni che aveva preannunciato in caso di cessate il fuoco. La sua formazione Potere ebraico esce dall’Esecutivo.

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A Gaza si festeggia la tregua

A Khan Younis, nel sud di Gaza, la folla canta e intona slogan, vengono sparati colpi in aria. A migliaia festeggiano a Gaza l’entrata in vigore della tregua questa mattina, con la folla che sfila lungo le strade unendosi agli sfollati che cominciano a rientrare nella Striscia dopo essere fuggiti durante i 15 mesi di guerra. I network internazionali rilanciano le prime immagini e raccolgono le prime testimonianze, di gioia ma per molti nella consapevolezza che potrebbero non trovare più nulla tornando là dove una volte c’era la loro casa.

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Il bilancio a Gaza: fino alla tregua quasi 47'000 morti

Dall’inizio della guerra all’inizio della tregua 46’913 persone sono state uccise a Gaza e 110’750 sono state ferite. Migliaia sono ancora classificate come disperse. Lo riferisce il ministero della sanità di Gaza, controllato da Hamas, che ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 14 persone e altre 25 sono rimaste ferite.

Un'ora fa

Primi camion di aiuti a Gaza

I primi camion con gli aiuti per la popolazione palestinese sono entrati a Gaza già 15 minuti dopo l’avvio del cessate il fuoco. Lo riferisce l’ONU.

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Le minacce del ministro

Il ministro israeliano di ultradestra Bezalel Smotrich ha dichiarato alla Radio dell’esercito che Israele “deve occupare Gaza e creare un Governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”.

“Rovescerò il Governo Netanyahu (il premier aveva dichiarato già tempo fa che Israele non è intenzionato a occupare permanentemente la Striscia) se non tornerà a combattere in un modo che ci porti a prendere il controllo dell’intera Striscia e a governarla”, ha continuato, attaccando il capo di stato maggiore dell’Idf Herzi Halevi e definendolo “debole nella strategia”.

2 ore fa

Israele vuole mantenere i suoi obiettivi

“Israele è determinato a raggiungere i propri obiettivi nella guerra di Gaza, tra cui la restituzione degli ostaggi e lo smantellamento del Governo di Hamas e delle sue capacità militari” ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar.

Parlando con i media a Gerusalemme, poco dopo l’entrata in vigore della tregua, il ministro ha aggiunto che “non ci sarebbero pace, stabilità e sicurezza per entrambe le parti se Hamas rimanesse al potere a Gaza”.

2 ore fa

Migliaia di sfollati rientrano a casa

Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case nella Striscia di Gaza dopo l’inizio della tregua: lo hanno constatato i giornalisti della AFP presenti in zona.

Nel frattempo l’agenzia dell’ONU per i profughi palestinesi (UNWRA) ha fatto sapere che circa 4’000 carichi di aiuti umanitari sono pronti a entrare a Gaza, la metà trasporta cibo e farina e altri generi di prima necessità, spiega la stessa UNWRA.

Oggi, 10:30

Rilascio dei tre ostaggi dopo le 15

L’ufficio del primo ministro israeliano ha reso noto che le tre donne nelle mani di Hamas che verranno rilasciate oggi saranno libere dopo le 15 ora svizzera. E altre sette ancora in vita saranno liberate fra sette giorni.

Oggi, 10:29

Il Qatar conferma: tregua in vigore

I mediatori qatarioti hanno confermato in un comunicato l’entrata in vigore della tregua nella Striscia di Gaza alle 10.15 di oggi, domenica.

Oggi, 10:26

Israele rilascia 90 prigioniere

Hamas ha confermato la liberazione di tre ostaggi israeliani. Si tratta di tre civili donne. In cambio Israele ha deciso di liberare, sempre oggi, domenica, 90 donne palestinesi che potranno lasciare le prigioni israeliane.

Oggi, 10:15

Migliaia di poliziotti dispiegati nella Striscia

È frattanto iniziato in tutta la Striscia di Gaza il dispiegamento di migliaia di poliziotti, secondo un piano governativo, per mantenere l’ordine e la sicurezza: lo ha reso noto l’ufficio informazioni di Hamas, come riportano i media israeliani. I ministeri governativi nella Striscia di Gaza sono pronti a iniziare a operare, ha aggiunto Hamas.


Oggi, 10:13

La tregua scatta fra pochi minuti

Dopo aver ricevuto la lista con gli ostaggi che Hamas intende liberare oggi, domenica, la tregua tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza scatta alle 11.15 ora locale (le 10.15 in Svizzera). Lo conferma il Governo israeliano.

Oggi, 10:02

Morti negli attacchi israeliani di oggi

Tredici persone (8 secondo altre fonti palestinesi) sono morte negli attacchi che Israele ha compiuto domenica mattina sulla Striscia di Gaza, dopo che l’inizio della tregua concordata era stato ritardato.

Oggi, 09:52

Hamas ha fornito i nomi

Hamas ha consegnato i nomi dei primi tre ostaggi che libererà già in giornata domenica. Si tratta di tre donne: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, scrive il Times of Israel.

Oggi, 09:49

Ben Gvir lascia il Governo israeliano

Il partito del ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, Potere ebraico (estrema destra), ha annunciato la sua uscita dalla coalizione che sostiene il governo Netanyahu. Ben Gvir, che era ministro della sicurezza nazionale, era contrario alla tregua e aveva preannunciato le sue dimissioni in caso di cessate il fuoco.

Oggi, 09:49

La tregua ritardata

La mancata consegna della lista dei primi ostaggi israeliani da liberare ha indotto il Governo Netanyahu a ritardare l’inizio della tregua, che era previsto per le 7.30 ora svizzera

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