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Heathrow, riprendono i voli. Priorità ai rimpatri

L’aeroporto londinese è rimasto bloccato diverse ore per un blackout - Caos nei cieli d’Europa - In totale l’emergenza ha coinvolto circa 300’000 viaggiatori, rimasti a terra con quasi 1’400 velivoli

  • Ieri, 20:06
  • Ieri, 21:07
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Blackout a Heathrow tocca 300 mila passeggeri

Telegiornale 21.03.2025, 20:00

  • AP/Keystone
Di: Telegiornale/ATS/M. Ang. 

Dopo un blocco di parecchie ore, causato da un blackout, l’aeroporto londinese di Heathrow ha da poco autorizzato la ripresa dei voli. Le autorità dello scalo hanno precisato che i primi voli a essere ripristinati nella serata di venerdì saranno quelli per il rimpatrio dei passeggeri e per la ricollocazione degli aerei dopo l’improvviso stop delle attività di Heathrow la notte scorsa, stop che aveva obbligato gli equipaggi di diversi velivoli ad atterrare in altri scali. “I nostri team hanno lavorato instancabilmente dall’incidente per consentire un rapido ripristino delle operazioni”.

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L'incendio scoppiato nella sottostazione elettrica vicino allo scalo di Heathrow 21 marzo 2025

  • AP/Keystone

L’aeroporto sottolinea che i viaggiatori dovrebbero entrare nell’area solo se invitati dalla loro compagnia aerea. “Speriamo di poter riprendere completamente le normali operazioni domani e forniremo ulteriori informazioni a breve”. “Lavoreremo ora con le compagnie aeree per rimpatriare i passeggeri che sono stati dirottati verso altri aeroporti in Europa”. Le autorità, scusandosi per i disagi causati, hanno sottolineato che Heathrow utilizza la stessa energia di una piccola città, “quindi tornare a un’attività completa e sicura richiede tempo”.

Intanto British Airways ha annunciato che i suoi primi voli partiranno dalle 19 locali (le 20 in Svizzera), con destinazione: Johannesburg, Singapore, Riad, Città del Capo, Sydney e Buenos Aires.

Il caos nei cieli d’Europa

Il blocco di Heathrow (principale scalo britannico ed europeo, con i suoi 83 milioni di passeggeri all’anno) ha creato il caos nei cieli d’Europa. In totale l’emergenza ha coinvolto circa 300’000 viaggiatori, rimasti a terra con quasi 1’400 velivoli. Mentre ritardi e deviazioni - dentro e fuori i confini britannici - di voli già decollati hanno riguardato altre decine di jet.

Il soccorso degli altri 5 scali internazionali londinesi (a partire da quello di Gatwick) e di vari aeroporti stranieri ha potuto alleviare solo marginalmente i disagi; come pure i voli extra messi a disposizione da vettori quali Ryanair o Easyjet. Il tutto fra richieste di rimborso e recriminazioni di tanti viaggiatori intrappolati nella vicenda sulla capacità di risposta del sistema: sullo sfondo d’una scenario di perturbazione del traffico aereo quale - fra cancellazioni, rinvii, ritardi, accodamenti - non si vedeva secondo i media britannici dal 2010, ossia da quando l’eruzione d’un vulcano in Islanda mandò in tilt per giorni l’aviazione europea.

Swiss ha fatto sapere che i voli cancellati, in partenza e in arrivo, che concernono l’aeroporto di Ginevra sono 10 e coinvolgono 944 passeggeri. Quelli da e per Zurigo sono 14 e riguardano 1’969 persone. Per precauzione, la compagnia aerea ha deciso di chiudere le vendite di tutti i voli tra la Svizzera e Heathrow in programma domani.

Le indagini sul rogo

Le indagini puntano intanto a stabilire l’origine del rogo alla stazione elettrica da cui si è scatenato tutto. Apparentemente accidentale, stando alle indicazioni iniziali di pompieri e polizia sul mancato riscontro di elementi tali da accreditare “un atto intenzionale”. Ma sulle cui cause ultime - non foss’altro per le ripercussioni pesanti su “infrastrutture critiche” del Regno - è stato immediatamente incaricato d’indagare il comando nazionale antiterrorismo che dipende dalla Metropolitan Police di Londra (Scotland Yard): intervenuto in via “cautelare”, per ora, ma che in un comunicato, dopo aver escluso “al momento” indizi di sabotaggio, ha comunque evocato investigazioni e verifiche “a mente aperta”.

Investigazioni che alcuni analisti citati da tabloid come il Daily Mail indirizzano del resto già verso il sospetto d’ipotetiche ombre russe: se non altro nel ricordo delle accuse di “guerra ibrida” rivolte ripetutamente dalle autorità e dall’intelligence di Sua Maestà a Mosca dopo l’escalation della guerra in Ucraina. In relazione a sospetti di spionaggio, di minacce a cavi sottomarini e anche a presunti incendi dolosi.

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Notiziario delle 5 del 21.03.2025

RSI Info 21.03.2025, 06:37

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