WEF 2024

Herzog denuncia “l’impero del male” guidato da Teheran

Il presidente israeliano al WEF di Davos rimarca che “la guerra in corso non è solo tra Israele e Hamas” e che senza il suo Paese il conflitto coinvolgerebbe Europa e USA

  • 18 gennaio, 10:53
  • 18 gennaio, 21:46
06:27

Al WEF anche il presidente israeliano

SEIDISERA 18.01.2024, 18:19

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha invitato il mondo a confrontarsi con “un impero del male” guidato dall’Iran. Giovedì, intervenendo al World Economic Forum di Davos (GR), ha sottolineato che la guerra in corso non è solo tra “Israele e Hamas”.

02:10

parla il presidente israeliano Herzog

Telegiornale 18.01.2024, 20:00

Davanti ai partecipanti al WEF ha nuovamente denunciato gli atti perpetrati da Hamas, il gruppo islamista radicale palestinese. “Non abbiamo ancora compreso come nazione” il massacro del 7 ottobre, ha dichiarato.

00:57

Herzog, l'analisi di Riccardo Redaelli

Telegiornale 18.01.2024, 20:00

“Stiamo combattendo una guerra per il mondo intero”, ha detto il capo di Stato israeliano. “Se Israele non la stesse combattendo, l’Europa sarebbe la prossima”. E poi sarebbe il turno degli Stati Uniti, ha aggiunto. La coalizione guidata dall’Iran sta spendendo “miliardi in armi e finanziamenti per far deragliare la stabilità del mondo e della regione”, ha aggiunto il presidente.

00:39

Gaza, appello di Guterres

Telegiornale 17.01.2024, 20:00

Denunce contro Herzog

Delle denunce penali sono state presentate in Svizzera contro contro il presidente israeliano Isaac Herzog, che oggi si trovava al WEF. Le denunce provengono da un gruppo chiamato “Azione legale contro i crimini contro l’umanità” e saranno trattate secondo la procedura abituale, ha dichiarato il Ministero pubblico della Confederazione. L’MPC è in contatto con il Dipartimento federale degli affari esteri per esaminare la questione dell’immunità di Herzog. Non ha precisato con esattezza a cosa si riferiscano le querele. Il gruppo che ha presentato le denunce spera che venga avviata un’indagine penale parallelamente al procedimento presso la Corte internazionale di giustizia. “Siamo convinti che la Svizzera abbia l’obbligo di condurre un’indagine”, si legge in una nota odierna.

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