Mondo

Hezbollah: un consenso che resta solido

Reportage da un sobborgo di Beirut in cui, dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, si rende omaggio alla memoria del leader ucciso Hassan Nasrallah

  • 6 dicembre 2024, 05:48
  • 7 dicembre 2024, 07:09
03:48

Libano, il futuro di Hezbollah

Telegiornale 05.12.2024, 20:00

Di: Telegiornale/Thomas Paggini ed Emilio Romeo (inviati RSI in Libano) 

Nella roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut il sostegno popolare ai miliziani rimane solido anche dopo la furia della guerra che ha travolto il sud del Libano. È l’impressione che si trae visitando Dahieh, il sobborgo a maggioranza sciita della capitale libanese dove, con il cessate il fuoco entrato in vigore la settimana scorsa, gli abitanti rendono in questi giorni omaggio alla memoria di Hassan Nasrallah, il leader dell’organizzazione filoiraniana ucciso lo scorso 27 settembre mentre si trovava in una base sotterranea.

Quello che per Israele era un nemico giurato, e per molti Paesi occidentali il capo di un’organizzazione terroristica, è ricordato qui come una figura imprescindibile, che per decenni ha assicurato tutto ciò che ruota intorno alla vita di questo quartiere. Nessuno vuole poi parlare di una sconfitta: “C’è una differenza tra tristezza con orgoglio e tristezza con terrore, debolezza e perdita” afferma Mahdi, un abitante della zona, per poi sottolineare che “noi qui abbiamo vinto, abbiamo vinto, non perso”.

Quella della vittoria è del resto la linea ufficiale di Hezbollah. Ma fra coloro che piangono Nasrallah c’è chi teme che i bombardamenti possano presto riprendere anche su vasta scala. “Nel 2006 la guerra era finita, siamo tornati nelle nostre case. La distruzione non era così enorme. Avevamo fiducia nel cessate il fuoco. Adesso no, assolutamente no”, dice un altro abitante di nome Jafar.

Intanto Hezbollah resta visibile e presente: la distruzione di parte della sua capacità militare, l’uccisione di molti miliziani e capi in quartieri come questo non sembra aver fatto calare i consensi per l’organizzazione. “Bisogna sottolineare che al momento la resistenza libanese, e Hezbollah in particolare, godono del supporto popolare”, rileva l’analista politico Ibarhim Darwish, precisando che “sono presenti quando la gente torna nelle loro case” ed “erano presenti nei primi momenti dopo il cessate il fuoco”. Ciò spiega “il sostegno di cui godono; vengono visti come un deterrente essenziale contro Israele.”

A Dahieh le strade principali sono state liberate dalle macerie, ma interi isolati sono rasi al suolo. Qui agli abitanti sono ora stati promessi migliaia di dollari a testa per ricostruire le case. Dopo il conflitto del 2006 i lavori furono rapidi, pagati da Hezbollah e dai suoi finanziatori. Oltre che dagli sviluppi militari, Il futuro dell’ organizzazione dipende quindi anche dalla sua capacità di garantire o meno, ancora una volta, la ricostruzione.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare