Yahya Sinwar è stato ucciso: il leader di Hamas è morto durante un’operazione militare dell’esercito israeliano nel sud della Striscia di Gaza. Considerato la mente degli attacchi del 7 ottobre, Sinwar è l’ultimo, in ordine di tempo, dei nemici che lo Stato ebraico ha deciso di eliminare. Ecco una lista di operazioni compiute dall’esercito che hanno portato alla morte di figure di spicco nemiche giurate dello Stato ebraico:
Hamas
Prima di Sinwar, Israele aveva assassinato, lo scorso 31 luglio a Teheran, Ismail Haniyeh: capo politico di Hamas dal 2017 fino alla sua morte, Haniyeh era pure stato primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Dal 2019, si era trasferito a Doha – Qatar – dove operava. È stato ucciso da un missile che ha colpito una pensione presso la quale alloggiava nella capitale iraniana. Israele non ha mai rivendicato direttamente la paternità dell’attacco.
Altri leader di Hamas uccisi dallo Stato ebraico, ricorda Al Jazeera in un articolo sul tema, sono: Mohammed Deif, fra i fondatori delle Brigate Qassam (ala militare di Hamas) e ritenuto fra le menti degli attacchi del 7 ottobre, ucciso dopo che i jet da combattimento hanno colpito nella zona di Khan Younis a Gaza il 13 luglio, nonché Saleh al-Arouri, anche lui fra i fondatori dell’ala militare, morto a seguito di un attacco tramite drone che ha colpito, lo scorso 2 gennaio, la periferia sud di Beirut.
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Il leader di Hamas ucciso a Gaza
Telegiornale 17.10.2024, 20:00
Hezbollah
Prima di Sinwar, è stato ucciso Hassan Nasrallah, storico leader di Hezbollah, partito politico e movimento armato libanese. È morto a causa di un pesantissimo bombardamento contro la Dahieh, il quartiere periferico di Beirut roccaforte del “Partito di Dio”. Già nel 2006 si diceva che fosse morto, salvo poi ricomparire in pubblico. Questa volta però non ci sono dubbi: il decesso è stato confermato da Hezbollah stesso.
Chi era Hassan Nasrallah
Telegiornale 28.09.2024, 20:00
Altri leader della formazione sciita sono stati uccisi dal 7 ottobre in poi da Israele. Al Jazeera cita: Ibrahim Qubaisi (morto in un attacco aere a Beirut lo scorso 24 settembre era ritenuto una figura di spicco della divisione missilistica), Ibrahim Aqil (morto il 20 settembre in un attacco nei sobborghi della capitale libanese, era posizionato ai vertici della branca militare di Hezbollah), Ahmed Wahbi (comandante di alto livello, ucciso insieme ad altri comandanti anche lui nell’attacco del 20 settembre).
A questi si aggiungono: Fuad Shukr (morto il 30 luglio), considerato il braccio destro di Nasrallah e figura di spicco di Hezbollah fin dalla sua formazione oltre 40 anni fa; Muhammed Nasser (ucciso a Tiro, Libano, il 3 luglio), ritenuto essere uno dei comandanti delle operazioni militari contro Israele nei territori di frontiera; Taleb Abdallah (morto il 12 giugno nel sud del Libano), alto comandante del ramo combattente di Hezbollah.
Ufficiali iraniani
Nel mirino dello Stato ebraico sono pure finiti alti ufficiali iraniani: Mohammad Reza Zahedi, alto comandante della Forza Quds, componente d’élite del Corpo delle Guardie della rivoluzione, nonché il suo vice Mohammad Hadi Hajriahimi. Sono stati uccisi nel bombardamento israeliano contro l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria.
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