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Hong Kong, niente carcere

Due dei tre giovani, tra i leader della rivolta degli ombrelli, dovranno svolgere lavori di pubblica utilità

  • 15 agosto 2016, 12:17
  • 7 giugno 2023, 22:28
I tre sono stati riconosciuti colpevoli di aver promosso una manifestazione per la democrazia considerata illegale dal Governo

I tre sono stati riconosciuti colpevoli di aver promosso una manifestazione per la democrazia considerata illegale dal Governo

  • Keystone

Le celle di Hong Kong non si apriranno per accogliere i tre leader studenteschi condannati lo scorso mese per aver guidato una delle manifestazioni per la democrazia che avevano portato alla cosiddetta "protesta degli ombrelli" del 2014. Rischiavano di dover trascorrere i prossimi due anni in carcere, ma lunedì mattina la giudice incaricata di stabilire la pena ha concluso diversamente poiché non hanno precedenti.

Due si sono visti imporre 80 e, rispettivamente, 120 ore di lavori di pubblica utilità. Al terzo, che aveva chiesto di essere esonerato dall'impiego di interesse generale perché impegnato in un progetto di studio all'estero, sono stati inflitti 3 mesi di detenzione sospesi condizionalmente.

I tre studenti, dopo la rivolta del 2014, hanno creato un nuovo partito ad Hong Kong (Demosisto) che rivendica l'autodeterminazione da Pechino per la regione cinese che gode di uno statuto di semi autonoma. Altri appartenenti al movimento militano invece per l'indipendenza.

Diem/AFP

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