Le celle di Hong Kong non si apriranno per accogliere i tre leader studenteschi condannati lo scorso mese per aver guidato una delle manifestazioni per la democrazia che avevano portato alla cosiddetta "protesta degli ombrelli" del 2014. Rischiavano di dover trascorrere i prossimi due anni in carcere, ma lunedì mattina la giudice incaricata di stabilire la pena ha concluso diversamente poiché non hanno precedenti.
Due si sono visti imporre 80 e, rispettivamente, 120 ore di lavori di pubblica utilità. Al terzo, che aveva chiesto di essere esonerato dall'impiego di interesse generale perché impegnato in un progetto di studio all'estero, sono stati inflitti 3 mesi di detenzione sospesi condizionalmente.
I tre studenti, dopo la rivolta del 2014, hanno creato un nuovo partito ad Hong Kong (Demosisto) che rivendica l'autodeterminazione da Pechino per la regione cinese che gode di uno statuto di semi autonoma. Altri appartenenti al movimento militano invece per l'indipendenza.
Diem/AFP
dal TG 12.30 del 15.08.2016: Hong Kong, evitato il carcere