L’Europa si sta preparando ad affrontare i cosiddetti convogli della libertà, che si ispirano alle proteste dei camionisti in Canada che da settimane manifestano contro le restrizioni anti-Covid.
Vienna, Bruxelles e Parigi hanno annunciato che ostacoleranno qualsiasi tentativo di bloccare le città. In particolare, la capitale francese si sta organizzando per contrastare la loro avanzata. La polizia ha fatto sapere che sarà messo in atto un dispositivo specifico. I trasgressori rischiano fino a due anni di carcere e multe che si aggirano attorno ai 4'500 euro.
Decine di veicoli si sono messi in marcia da diverse località francesi, come Bayonne e Nizza in queste ultime ore.
La protesta a Ottawa
Cosa sta accadendo in Canada
Da due settimane i camionisti stanno manifestando contro le restrizioni legate alla pandemia e contro l’obbligo vaccinale per chi deve attraversare il confine con gli Stati Uniti. Per questo motivo hanno paralizzato Ottawa. Inoltre, da inizio settimana hanno iniziato a prendere di mira anche alcuni punti strategici, come ad esempio l’Ambassador Bridge che collega la città di Windsor (Canada) a Detroit (Stati Uniti). Su questo ponte, essenziale per l’industria automobilistica, transitano ogni giorno 40'000 persone.
Gli Stati Uniti, nel frattempo hanno iniziato a fare pressione sul Canada affinché la situazione venga sbloccata, suggerendo di ricorrere anche ai poteri federali. Sono diverse le case automobilistiche in Canada e negli Stati Uniti che si trovano in difficoltà: General Motors è stata costretta ad annullare due turni di produzione in uno stabilimento del Michigan.
Oggi, venerdì, il premier dell'Ontario Doug Ford ha dichiarato lo stato di emergenza e annunciato che il suo Governo prenderà tutte le misure necessarie.