I fratelli Tate su un jet privato verso gli USA

I fratelli influencer Andrew e Tristan Tate - accusati di traffico di esseri umani, violenze sulle donne e sfruttamento (anche di minorenni) - finiti sotto processo in Romania, dove si erano trasferiti dopo aver lasciato l’Inghilterra, sono arrivati a bordo di un jet privato negli Stati Uniti. Entrambi sono sostenitori del presidente USA Donald Trump.

Le quattro presunte vittime britanniche hanno espresso il loro profondo “sconcerto” alla notizia. “Si sentono traumatizzate dalla notizia che le autorità rumene hanno ceduto alle pressioni dell’amministrazione Trump per consentire ad Andrew Tate di viaggiare”, ha affermato Matthew Jury, l’avvocato che rappresenta le quattro donne nella causa civile intentata nel Regno Unito per stupro e controllo coercitivo nel periodo tra il 2013 e il 2016. “È chiaro che ora c’è un grosso rischio che il procedimento penale per i reati in Romania non venga portato avanti”, ha aggiunto il legale, sottolineando che il premier laburista Keir Starmer dovrebbe sollevare il caso “a nome delle numerose” presunte vittime britanniche di Tate nel corso del suo incontro di oggi col presidente USA Trump a Washington. Ma un portavoce di Downing Street ha svicolato in merito, limitandosi a un generica condanna del traffico di esseri umani.

Del resto il primo ministro si trova già ad affrontare temi molto delicati col leader USA, a partire dalla ricerca affannosa di un’intesa sull’Ucraina, e appare improbabile una discussione sul tema spinoso del coinvolgimento statunitense nella vicenda dei Tate, nonostante i due fossero stati oggetto di una richiesta di estradizione presentata dagli inquirenti britannici alle autorità di Bucarest. La polizia inglese ha ribadito oggi di continuare a indagare sui fratelli, i cui beni fra l’altro erano finiti sotto sequestro nel Regno nell’ambito di un procedimento civile per frode fiscale.

I fratelli Tate sono arrivati giovedì negli Stati Uniti dopo che le autorità hanno revocato le restrizioni di viaggio imposte nell’ambito del caso, ha dichiarato un funzionario. Un portavoce dei fratelli, Mateea Petrescu, ha dichiarato che i due sono atterrati a Fort Lauderdale, in Florida, intorno a mezzogiorno.

I Tate - che hanno la doppia cittadinanza USA e britannica e hanno milioni di follower online - sono stati arrestati alla fine del 2022 e formalmente incriminati nel 2024 con l’accusa di aver partecipato a un giro criminale che attirava donne in Romania, dove venivano sfruttate sessualmente. Anche Andrew Tate è stato accusato di stupro. I due negano le accuse.

A dicembre, un tribunale ha stabilito che il caso non poteva andare a processo a causa di molteplici irregolarità legali e procedurali. Il caso, tuttavia, è rimasto aperto e c’è anche un’altra indagine in corso contro di loro in Romania.

L’agenzia rumena per la lotta al crimine organizzato, DIICOT, ha dichiarato giovedì che i pubblici ministeri hanno approvato una richiesta di modifica delle restrizioni di viaggio per i Tate, ma non ha detto chi ha presentato la richiesta. I fratelli devono comunque presentarsi alle autorità giudiziarie quando vengono convocati. “Gli imputati sono stati avvertiti che la deliberata violazione di questi obblighi può comportare la sostituzione del controllo giudiziario con una misura più severa di privazione della libertà”, si legge nel comunicato.

Andrew Tate, 38 anni, ex kickboxer professionista e autodefinitosi misogino, ha accumulato più di 10 milioni di follower sui social network. Ha ripetutamente affermato che i procuratori in Romania non hanno prove contro di lui e che c’è una cospirazione politica per metterlo a tacere.

Il mese scorso il ministro degli Esteri della Romania, Emil Hurezeanu, aveva dichiarato che un funzionario dell’amministrazione Trump aveva espresso interesse per il caso dei fratelli alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il ministro ha ribadito che non sono state esercitate pressioni per eliminare le restrizioni sui Tate dopo che un articolo del Financial Times sull’incontro aveva suscitato scalpore in Romania.

La decisione della Corte d’Appello di Bucarest di non procedere con il caso Tate è stata un’enorme battuta d’arresto per il DIICOT, ma non significa che gli imputati siano liberi e il caso non è stato chiuso. Lo scorso agosto, il DIICOT aveva avviato un secondo procedimento contro i fratelli, indagando sulle accuse di traffico di esseri umani, traffico di minori, rapporti sessuali con un minore, riciclaggio di denaro. I due hanno negato anche queste accuse.

Le battaglie legali dei fratelli Tate non si limitano alla Romania. Quattro donne britanniche, che hanno accusato Andrew Tate di violenze sessuali e abusi fisici, lo stanno citando in giudizio nel Regno Unito, dopo che il Crown Prosecution Service ha deciso di non perseguirlo.

A marzo, i fratelli Tate sono comparsi davanti alla Corte d’appello di Bucarest in un caso separato, dopo che le autorità britanniche avevano emesso mandati di arresto per accuse di aggressione sessuale in un caso risalente al 2012-2015. La corte d’appello ha accolto la richiesta del Regno Unito di estradare i Tate ma solo dopo la conclusione del procedimento legale in Romania.

Alla fine dello scorso anno un tribunale britannico aveva stabilito che la polizia può sequestrare oltre 2,6 milioni di sterline (3,3 milioni di dollari) per coprire anni di tasse non pagate dalla coppia e congelare alcuni dei loro conti. Andrew Tate l’ha definito “un vero e proprio furto” e ha detto che si tratta di “un attacco coordinato a chiunque osi sfidare il sistema”.