E' cominciata attorno alle 10.30 di martedì nella sala del Bronzino del Quirinale la testimonianza del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano davanti alla Corte d'assise di Palermo nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia.
La Corte è in trasferta a Roma per ascoltare, rigorosamente a porte chiuse, il capo dello Stato italiano, al momento dei fatti presidente della Camera dei deputati. Una ventina le domande che i PM stanno sottoponendo all’89enne presidente, comunque non sospettato di avere partecipato personalmente alle trattative. Una quarantina le persone che partecipano all'udienza, fra giudici, accusa, difese e parti civili.
Il processo si è aperto lo scorso anno a Palermo e tende a fare luce su presunti accordi tra gli esponenti dei governi degli anni Novanta e lo cosche siciliane. Secondo l’accusa i negoziati segreti sono iniziati nel 1992 alla luce degli assassini del parlamentare Salvo Lima e dei giudici Falcone e Borsellino. Sul banco degli imputati una decina di persone tra cui l’ex ministro dell’interno Nicola Mancino (per alcuni colloqui con Napolitano) e il boss Totò Riina.
Red.MM/ATS/AFP/Swing