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I mille volti di San Valentino

Dai festeggiamenti del martire di Terni alle varie espressioni della festa dell’amore che lo ricorda il 14 febbraio da 1'523 anni

  • 14 febbraio 2019, 21:17
  • 22 novembre, 22:59
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Uno scatto d'amore

  • Keystone
Di: RED. MM. 

Valentino è un santo dai mille volti. Un po’ come Nicolao. La sua figura è celebrata a Terni, la città umbra della quale era originario e dove si trova la basilica lui dedicata che sarebbe stata edificata sul suo sepolcro. Ma il suo nome oggi è festeggiato in tutto il mondo, grazie alla forza di una tradizione antica che negli ultimi decenni si è diffusa in tutto il mondo (in Svizzera pare sia giunta nel 1949). Una tradizione che trova probabilmente origine nello scambio delle cosiddette valentine nell’Inghilterra medievale, dopo che lo scrittore inglese Geoffrey Chaucer nei suoi racconti fece di Valentino il santo dell’amor cortese.

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La festa degli innamorati

Telegiornale 14.02.2019, 21:00

Nei secoli dai bigliettini scritti e ripiegati personalmente dai giovani nobili che davano loro la forma dei simboli romantici dell’amore (il cuore, la colomba, la rosa ecc) si è passati alle cartoline stampate (iniziarono a diffondersi a metà Ottocento negli Stati Uniti) e successivamente ai regali: fiori, piante, cioccolatini, cene, viaggi, profumi, gioielli, capi intimi e qualsiasi altra cosa contribuisca al crescendo che ha trasformato il 14 febbraio in un secondo Natale al quale prepararsi con qualche app e del quale lasciare traccia sui social.

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Nella basilica di San Valentino a Terni

  • umbriatourism.it

Vescovo nato alla fine nel II secolo, morto martire decapitato a quasi 100 anni, oggi Valentino è celebrato come il protettore degli innamorati. L’associazione è antichissima anche se non è noto come sia nata. La festa dell’amore si celebra il 14 febbraio da oltre 1'500 anni, poiché nel 496 un Papa (Gelasio I) decise di sostituire la precedente festa pagana dedicata a Luperco (il protettore di capre e pecore dall’attacco dei lupi) i cui riti della fecondità contenevano elementi sessuali e si celebravano in nudità.

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Le mostre su uno dei protagonisti di San Valentino

Telegiornale 14.02.2019, 21:00

Si dice che il culto di Valentino quale patrono degli innamorati (ma anche protettore degli epilettici) sia nato perché donò a una fanciulla povera la dote che le permise di sposarsi. Un’altra versione dice che fu decapitato per aver celebrato un matrimonio impossibile: quello tra la cristiana Serapia e il legionario pagano Sabino. Ma la tradizione narra anche che in un'occasione il santo avrebbe messo pace tra due fidanzati che litigavano, offrendo loro una rosa e invitandoli a pregare affinché il signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Ciò che sarebbe poi successo davvero. Ma non si è certi se sia tratto di realtà o di leggenda. Ciò che invece è sicuro è che Valentino è venerato, non solo a Terni, da chi non crede che l’amore sia tutta una questione di ormoni.

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