Il governo Cinquestelle-Lega del premier italiano Giuseppe Conte compie oggi (giovedi') 100 giorni. Cento giorni vissuti intensamente tra polemiche sull’immigrazione, tensioni con l’Unione europea e timori per la tenuta dei conti pubblici. E' tempo dunque per un primo bilancio.
Innanzitutto possiamo osservare che Conte è il premier ma forse, a questo punto, sarebbe meglio chiamare il Governo "Di Maio-Salvini" perché sono loro due le anime di questo esecutivo. È quindi evidente che finora la parte del leone l'ha fatta Matteo Salvini, il quale è riuscito a imporre all'attenzione il tema dell'immigrazione. Per tutta l'estate, ogni giorno, non si è parlato d'altro. In effetti Salvini ha più volte bloccato l'ingresso in porti italiani di navi cariche di migranti e si è scontrato anche con l'Unione Europea, accusandola di non essere solidale.
Sono temi che hanno fatto molto presa sull'opinione pubblica. Gli ultimi sondaggi dicono che la Lega di Salvini è passata dal 17% dello scorso marzo a oltre il 30%; sommati al 32% che hanno i grillini, significa che il consenso al Governo supera il 60%, numeri enormi.
Per quanto riguarda i Cinquestelle e la loro prima esperienza di Governo, non è certo facile. Non sono infatti compatti sulla linea dura in tema di migranti, e sono apparsi poco efficaci su alcuni annunci non seguiti da fatti, come la nazionalizzazione di Società autostrade dopo il crollo del ponte di Genova. Indecisi, inoltre, sul tema dell’obbligo dei vaccini a scuola. Hanno però messo a segno un punto con il decreto dignità, che cerca di diminuire la precarietà nel mondo del lavoro. Giovedî pomeriggio è stato anche raggiunto l’accordo sull’acciaieria Ilva di Taranto. Luci e ombre quindi, ma per i Cinquestelle la vera partita inizia ora, visto che saranno chiamati a mantenere la promessa del reddito di cittadinanza: una misura costosa, si parla di 17 miliardi di euro all’anno. Il Governo dovrà trovare le risorse, perché, con la promessa del reddito di cittadinanza, i grillini hanno preso molti voti. E così la Lega con l’annuncio del taglio delle tasse.
Si può così dire che i veri primi cento giorni del Governo iniziano ora. Entro metà ottobre Cinquestelle e Lega dovranno mettere nero su bianco le loro promesse nel preventivo di bilancio. E a metà novembre arriverà il giudizio dell’Unione Europea. Con Bruxelles il Governo per ora ha abbassato il livello dello scontro e ha garantito che rispetterà i vincoli di bilancio. Ma l’Italia rimane comunque una sorvegliata speciale, soprattutto dai mercati internazionali che, a Roma, hanno già fatto capire che non verrà tollerata nessuna manovra azzardata sui conti pubblici.
RG/Bustaffa/M. Ang.