Giuseppe Conte si ritiene soddisfatto della risposta che il presidente dell'Esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker gli ha dato venerdì, accogliendo pienamente le rivendicazioni secondo cui, per far fronte all’immigrazione, servono soluzioni europee, che riguardino quindi tutti e 28 i paesi membri.
"Un principio per cui ci siamo battuti con forza e che oggi stiamo facendo diventare realtà"
Un passo in avanti è l’accettazione della proposta di creare un gabinetto di crisi, coordinato da Bruxelles, per gestire in maniera unitaria, coordinata e stabile l’emergenza.
Un principio per cui Roma si è battuta con forza e che oggi, giorno dopo giorno, secondo il capo del Governo italiano, sta diventando realtà.
Nuove rotte per i migranti
Telegiornale 20.07.2018, 22:00
La stretta del Governo italiano sulla rotta dei migranti intanto ha già spinto gli scafisti a spostare il traffico di esseri umani su altre rotte. Come per esempio quella che, evitando la Libia, dal Marocco porta in Spagna.
I migranti arrivano in Marocco dal Senegal, seguendo la costa attraverso la Mauritania e il Sahara Occidentale, oppure passano dal Mali e dal Niger, attraversano la frontiera con l'Algeria. Poi cercano rifugio nell'enclave spagnola di Ceuta, o tentano direttamente di arrivare sul Vecchio continente.
Il cambiamento di rotta si avverte sul terreno ma risulta anche dai dati dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni e di Frontex. Nei primi sette mesi del 2018 poco più di 18'000 profughi sono sbarcati nelle coste spagnole, rispetto ai 17'800 partiti dalla Libia per l'Italia.
ANSA/MarGù