Vladimir Putin ha rivelato di aver ricevuto lo Sputink V e ha raccomandato ai suoi concittadini di fare lo stesso, "l'unico modo per lasciarsi alle spalle la pandemia". "Spero che i pregiudizi sui vaccini spariscano presto e che la campagna proceda, (...) bisogna ascoltare gli esperti", ha dichiarato oggi (mercoledì) nel corso della sua linea diretta con il Paese, rispondendo alle domande dei concittadini. Il presidente si è detto tuttavia ancora contrario all'obbligo generalizzato di vaccinarsi, che di recente aveva già definito "impraticabile".
Vladimir Putin
Colpita da un'ondata di contagi causata dalla variante Delta, la Russia ha visto le infezioni quotidiane salire in poche settimane da circa 8'000 a 20'000 al giorno (21'042 nelle ultime 24 ore) e oggi, mercoledì, sono stati comunicati 669 nuovi decessi, record giornaliero assoluto da inizio pandemia. Di questi, 117 a Mosca e 111 a San Pietroburgo, città ospitante anche di Euro 2020 e dove la Svizzera giocherà venerdì il suo quarto di finale contro la Spagna. Nella capitale il sindaco Sergei Sobyanin ha già adottato provvedimenti più severi che nel resto del Paese: è richiesta una sorta di certificato Covid per andare al ristorante, per una parte degli impiegati il telelavoro è tornato obbligatorio, sono chiusi i parchi dei divertimenti, limitati gli assembramenti e chi lavora nei servizi è ora tenuto a vaccinarsi. Obblighi in questo senso a livello locale, ha ricordato dal canto suo Vladimir Putin, sono dovuti alla necessità di evitare un lockdown generale.
Un certificato Covid locale è ora obbligatorio per andare al ristorante
Per diffidenza, i russi sono estremamente refrattari al vaccino. Benché del farmaco non vi sia scarsità (prova ne è che quello di produzione locale è già stato offerto a una quarantina di paesi) e non manchino le possibilità di farselo inoculare (persino al centro commerciale), solo il 16% della popolazione ha già ricevuto una dose, circa 22,7 dei 146 milioni di abitanti, stando al sito Gogov, che aggrega i dati delle regioni in assenza di una statistica nazionale. L'obiettivo ufficiale era di immunizzare il 60% della popolazione, ma ormai anche il Cremlino riconosce che è irraggiungibile.
Una donna vaccinata al centro commerciale
Da inizio pandemia i contagi accertati in Russia sono stati 5,5 milioni e i decessi 135'214 stando alle cifre ufficiali, ma l'agenzia nazionale di statistica Rosstat, sulla base di una definizione più ampia e tenendo conto del surplus di mortalità rispetto agli anni scorsi, li stimava in realtà a 270'000 fino a fine aprile. È il bilancio più grave in assoluto in Europa.
Notiziario 14.00 del 30.06.2021 La pandemia in Russia
RSI Info 30.06.2021, 16:50
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