Il re Abdullah di Giordania ha promesso mercoledì che "risponderà duramente" all’autoproclamato Stato Islamico (IS) dicendo che la morte del pilota ucciso dagli estremisti non sarà vana. Lo ha dichiarato durante una riunione d’urgenza con i responsabili della sicurezza, dopo aver interrotto in anticipo la sua visita negli Stati Uniti.
Poche ore più tardi, la promessa sembrerebbe essersi concretizzata. Su Twitter, infatti, fonti vicino ai Peshmerga curdi sostenevano che le forze giordane avevano bombardato la città irachena di Mossul, uccidendo decine di jihadisti. La notizia non ha ancora ottenuto conferma.
All'alba Amman aveva fatto impiccare due terroristi di Al Qaida, tra i quali la donna della quale l’lS aveva chiesto il rilascio promettendo in cambio che l'ostaggio giordano avrebbe avuto salva la vita.
Mentre Amman promette più incisività, gli Emirati Arabi Uniti hanno invece smesso di participare ai bombardamenti contro il gruppo islamista dallo scorso dicembre, quando il pilota era stato catturato. Lo si apprende da fonti ufficiali statunitensi.
reuters/ats/ZZ