Il Comitato olimpico internazionale ha annunciato oggi, venerdì, la sospensione di quello brasiliano, privato delle sovvenzioni, e del suo presidente Carlos Nuzman, che dopo le perquisizioni a domicilio di un mese fa e l'arresto di giovedì, viene ora spogliato dei suoi diritti di membro onorario ed escluso dalla commissione di coordinazione dei Giochi del 2020 a Tokyo.
La decisione, su raccomandazione della Commissione etica presieduta dall'ex segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, è l'ultimo sviluppo dell'inchiesta sulla presunta compravendita di voti che avrebbe portato all'assegnazione a Rio de Janeiro delle Olimpiadi del 2016. Non ci sono conseguenze per gli atleti del paese sudamericano, che potranno iscriversi senza ostacoli all'edizione invernale di Pyeongchang 2018.
La procura ha ordinato il blocco di averi per 270 milioni di euro di Nuzman e del suo braccio destro, pure in carcere. È stata chiesta assistenza giudiziaria anche al Ministero pubblico della Confederazione: lingotti d'oro sarebbero stati nascosti dal 75enne in una banca di Ginevra.
pon/ATS