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Il Cile torna al voto per cambiare la Costituzione

Alle urne per la seconda volta, con un testo ritenuto più reazionario, per lasciarsi alle spalle quello ereditato dal regime di Pinochet

  • 17.12.2023, 21:17
01:57

Cile al voto per una nuova costituzione

Telegiornale 17.12.2023, 20:00

Di: TG/ATS/sdr 

Oltre cinque milioni di cileni sono stati chiamati alle urne domenica per votare un nuovo testo costituzionale. Dopo il fallito referendum di settembre 2022 - quando la popolazione ha rifiutato con il 61,9% dei voti la proposta elaborata dalla Convenzione costituzionale a maggioranza progressista - i cileni devono esprimersi su una nuova proposta di Carta elaborata dal Consiglio costituzionale a maggioranza di destra. È il secondo tentativo nel lungo processo iniziato per lasciarsi alle spalle la Carta vigente, che è stata ereditata dal regime militare di Pinochet.

Nel 2021 i cileni hanno approvato in gran massa l’idea di una nuova Costituzione, ma un anno dopo è stata bocciata la prima proposta considerata da molti troppo a sinistra. Ora si vota per un nuovo testo, spostato più a destra. Il fronte progressista, che aveva guidato le proteste di piazza di quattro anni fa, chiama a respingerlo. Il voto è obbligatorio, i risultati arriveranno nella notte. Per Carolina Leitao, sindaca di Penalonen, “le grandi maggioranze si costruiscono attraverso l’unione di opinioni differenti, bocciare questo testo – dice - significa salvaguardare l’opinione di quei cileni che vogliono pensioni dignitose e una migliore salute ed educazione”. Claudio Salinas, coordinatore della campagna per il sì alla riforma, evidenzia che il gruppo si impegnerà: qualunque sia il risultato, spiega, è necessario continuare a lavorare “perché esistono dei bisogni concreti della nostra società che non possono più essere ignorati”.

La possibilità di una nuova costituente in caso di vittoria del “no” è stata già tuttavia scartata da tutti. L’ex presidente Michelle Bachelet, tra i primi a recarsi alle urne di buon mattino, ha detto di credere che “non ci sia né lo spirito né il desiderio di portare avanti un nuovo processo e, in ogni caso, ritengo che ci siano altri problemi più urgenti a cui rispondere”.

Secondo l’ex presidente Sebastian Piñera le discussioni sulla nuova Costituzione non hanno fatto bene allo Stato. “Oggi il Cile sta peggio di due anni fa, è un Paese più diviso e più insicuro”, ha affermato dopo aver depositato la scheda nell’urna alla presenza della stampa. “Spero che la Costituzione che approviamo oggi ci permetta di intraprendere la strada del dialogo perché il Cile non può continuare con questa incertezza che va avanti da quattro anni”, ha concluso.

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